Poco da stare allegri dalle nostre parti in questo periodo. Come in tre quarti del mondo, si potrebbe obbiettare. Certo, solo che qui c'è tutto quello che tre quarti del mondo non ha per essere, se non felici, per lo meno tranquilli.
Fra poco a Locarno avremo anche un nuovo supermercato, in centro. Esattamente di questo sentivamo il bisogno! Come hanno fatto a non pensarci prima le autorità? Più merci, più felicità, meno violenza. "Shopping senza fine" si legge in una pubblicità della Posta, il massimo che si può desiderare. E cosa dire della formula "potere d'acquisto"? Non contiene qualcosa di inquietante quel "potere" che sembra una specie di licenza universale? C'è qualcosa di abnorme nel continuo incitamento al consumo che viviamo ogni giorno. Immaginiamo per un attimo che l'incitamento al consumo sia un reato, come l'incitamento alla violenza o alla prostituzione.
Sala di tribunale, il giudice che tuona: "L'azienda Zyx è condannata a indennizzare duemila famiglie, mentre i responsabili del marketing sono puniti con tre anni di rieducazione sotto forma di lavoro forzato in un campo di patate bio…
Colpevoli. Colpevoli di aver fatto della capacità di acquisto la ragione di vita numero uno di migliaia di persone. Di aver allontanato le mamme dai figli per mandarle a fare le pulizie in tre banche e quattro uffici. E con i soldi guadagnati di essersi comperate l'automobile per andare a fare altri lavori per arrotondare lo stipendio del marito. E con quei soldi aver comperato televisioni e videogiochi per i figli costretti a stare a casa da soli e ad andare a scuola con la chiave di casa appesa al collo.  Colpevoli di aver intasato le cassette delle lettere con centinaia di pagine di persone che se la ridono in biancheria intima davanti a tavole imbandite, calici di spumante, prosciutti, orecchini a forma di giraffa, tosaerba, vaporelle, coniglietti di peluche, congelatori, fagiolini egiziani e papaie brasiliane.
Colpevoli di averci rubato il tempo dell'ozio e di averlo trasformato in tempo malsano: alla ricerca di un parcheggio nei labirinti degli autosili, in colonna alla cassa del supermercato, fermi, chiusi in macchina fra i fumi dei motori accesi negli svincoli delle autostrade.
Colpevoli di aver inondato il mercato di cibi scadenti che rendono i bambini obesi e fanno alzare il colesterolo ai loro genitori. Di aver aumentato le quantità dei prodotti facendoci credere che così si risparmia: trentasei rotoli di carta igienica, cinque litri di ammorbidente, birre in confezioni da 12 o 24, quelle che si vedono in mano ai ragazzini sui treni. Di averci fatto scordare il sapore dell'acqua che scorre dai nostri rubinetti e causato x ernie del disco con il sollevamento di confezioni di dieci litri di bibite.
E infine colpevoli di averci illuso che basta comperare per essere felici."  
Tranquilli, è solo un sogno. Torniamo pure ai nostri incubi.

Pubblicato il 

22.02.08

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