Perché l'Aassociazione svizzera inquilini (Asi) è contraria ad un iniziativa chiamata "risparmio per l'alloggio"? In fin dei conti il sogno di tanti inquilini è effettivamente quello di diventare proprietario di una casa. Il guaio è che questa iniziativa, chiamata in modo menzognero, è uno specchietto per le allodole e induce a pensare che vuole favorire l'accesso alla proprietà al ceto medio. Al contrario è un modo mascherato di introdurre agevolazioni fiscali ai redditi elevati, e non permette certo a chi dispone di un reddito medio di acquistare la propria casa o il proprio appartamento.
Una famiglia che dispone di un reddito medio, e che deve destinare 1/3 della propria entrata al pagamento della pigione, non può certo accantonare un importo tale da permetterle la costruzione o l'acquisto di un alloggio. In questo tranello non sono caduti né il Consiglio federale che invita a respingerla, né il Consiglio degli Stati che non l' ha approvata, né i 22 cantoni che in procedura di consultazione si sono dichiarati contrari. L'iniziativa, se venisse accettata, avrebbe conseguenze pesanti per le finanze pubbliche, come segnalato dalla Conferenza dei direttori cantonali delle finanze.
Bisogna ricordare che analoghi tentativi sono già stati proposti in passato. Il popolo in votazione, con molto senso di responsabilità, li ha sempre rifiutati. Lo ha fatto per ragioni che erano valide allora e lo sono ancora oggi. Queste ragioni ci fanno dire che questa iniziativa fra l'altro é
• inutile: permette risparmi sostanziosi a chi non ne ha bisogno, ricordo che già attualmente il II e III pilastro permettono in modo efficace di accantonare fondi da destinare alla proprietà.
• pericolosa: per i suoi pesanti effetti finanziari
• iniqua: perché nuovamente si cerca di introdurre una ancor più marcata disparità di trattamento fra inquilino e proprietario.
Questo principio di ineguaglianza, non può certo trovare accoglienza da parte dell'Associazione inquilini. Hanno aderito al Comitato del No anche il Ps, l'Mps, i Verdi,l'Acsi e l'Uss. Per tutti questi motivi, votate anche voi No all'iniziativa sul risparmio per l'alloggio.

L'Asi vi invita invece a votare Sì all'iniziativa popolare "Basta con la costruzione sfrenata di abitazioni secondarie". Se accolta, l'iniziativa porrà fine alla costruzione di nuove residenze secondarie fissando un tetto massimo del 20 per cento. Quest'iniziativa ha lo scopo di tutelare i residenti che, a causa della speculazione sul mercato immobiliare, sono costretti a spostarsi nelle regioni periferiche, con conseguente cementificazione e aumento del traffico e delle pigioni anche nelle regioni sinora risparmiate dal dilagare dell'urbanizzazione.

Pubblicato il 

02.03.12

Edizione cartacea

Rubrica

Nessun articolo correlato