Ticino

Per festeggiare i suoi 40 anni in Svizzera, Ikea “regala” ai suoi dipendenti tre giorni consecutivi di apertura prolungata fino alle 21. Un’apertura è nella norma, il giovedì 3 ottobre, mentre venerdì 4 e sabato 5 ottobre sono straordinarie. E siccome Ikea è generosa, ripeterà il regalo ai suoi dipendenti l’11 e 12 ottobre. Tutto con il beneplacito, anzi il “consiglio”, dell’Ispettorato del lavoro.

 

Mentre Ingvar Kamprad, il gran patron di Ikea, si appresta a lasciare la Svizzera (scelta negli anni 70 per pagare tasse irrisorie rispetto al suo patrimonio di 38 miliardi di franchi), il gigante dell’arredamento si prepara a festeggiare i suoi 40 anni in terra elvetica con aperture straordinarie.
A festeggiare sarà dunque lui. Approfittando della legge che autorizza aperture straordinarie per i giubilei, Ikea aumenterà la sua cifra d’affari spalmandola su quattro giorni di aperture straordinarie.


A suggerire la geniale trovata, un’anteprima in Ticino, pare sia stato l’Ispettorato del lavoro. Quest’ultimo avrebbe infatti sconsigliato a Ikea di chiedere una domenica quale giubileo, avendone già approfittato l’intero centro commerciale nel 2011 per l’anniversario dei venti anni. Riaprire un’altra domenica a due anni di distanza per un altro giubileo era francamente poco opportuno. Da qui l’idea di spalmare i festeggiamenti (e relative aperture straordinarie) sull’arco di quattro giorni. Risultato, per due settimane consecutive i dipendenti Ikea di Grancia si vedranno prolungare la giornata lavorativa dal giovedì al sabato fino alle 21. Il tutto, forse, nella piena legalità.


Ironizzando, vien da chiedersi se non sia opportuno cambiare il nome da Ispettorato del lavoro in Ufficio dei consigli al padronato. Tanto più che sulla decisione non sono stati informati né coinvolti i rappresentanti dei lavoratori o gli abitanti della zona.


In quella zona, già duramente provata dal traffico, domenica 29 settembre ci sarà un’altra apertura straordinaria per l’ennesimo giubileo, i 20 anni del centro commerciale Grancia 2 (a poche centinaia di metri da Ikea). A differenza delle aperture del giubileo Ikea, questa deroga è stata pubblicata sul Foglio ufficiale del 27 luglio. In un caso si è dunque informata l’opinione pubblica di un’apertura straordinaria (dando la possibilità di fare ricorso), mentre nel secondo no. «È prassi dell’Ispettorato del lavoro non pubblicare sul Foglio ufficiale le aperture che non deroghino alla legge sul lavoro, ossia la domenica» risponde Stefano Rizzi, direttore della Divisione economia a cui sottostà l’Ispettorato del lavoro.


La legge sul lavoro infatti non è coinvolta in questo caso (sebbene lo siano i venditori), trattandosi di una deroga a una legge di polizia che stabilisce gli orari di apertura in relazione al diritto alla quiete degli abitanti. Nello specifico, sono i cittadini dei comuni interessati che possono far ricorso contro la deroga concessa. Ma come possono venirne a conoscenza se non viene pubblicata sul Foglio ufficiale? Abbiamo informato il comune, risponde l’autorità cantonale. Che non equivale proprio a informare i cittadini. Se sia legale tutto ciò lo stabilirà eventualmente la giustizia. Per ora, resta la sensazione di una decisione presa a tarallucci tra amici, più che di rispetto delle parti coinvolte.

Pubblicato il 

25.09.13

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