In malattia: posso andare in vacanza?

A causa di un burnout sono inabile al lavoro a tempo indeterminato nella misura del 50 per cento. Il fatto è che da tempo ho prenotato le mie vacanze sciistiche in montagna per la fine di marzo. Il mio medico mi ha addirittura consigliato di andarci, in montagna. Il mio datore di lavoro può proibirmi di andare in vacanza a sciare siccome sono in malattia?

No. Un'incapacità lavorativa totale o parziale non significa ancora che si sia del tutto o in parte "inabile alle vacanze". Quel che è decisivo è se lei, malgrado la malattia, durante le vacanze si può riposare oppure no. Perché le ferie sono fatte per il riposo. Se qualcuno a causa della malattia è costretto a rimanere a letto o ad andare regolarmente dal medico, ecco che per le vacanze non c'è posto. Ma chi in vacanza malgrado la malattia è in grado di riposare, può senz'altro partire. La decisione spetta sempre al medico. Nel suo caso il dottore è d'accordo, anzi approva pienamente i suoi piani. Questo lei lo deve comunicare alla sua ditta. La settimana di vacanza le sarà allora computata al 100 per cento sui giorni di vacanze a cui ha diritto per l'anno in corso, dunque non solo al 50 per cento. Il grado della sua inabilità al lavoro non conta. Durante la sua settimana di vacanza lei percepisce il normale salario pieno, e non ad esempio le indennità giornaliere in caso di malattia. La sua ditta deve annunciare dunque le sue vacanze all'assicurazione, affinché questa possa calcolare in modo corretto le indennità giornaliere da versarle.

Decesso in famiglia: libero pagato?

Come collaboratrice al servizio in un ristorante ho sempre libero ogni mercoledì e giovedì. La scorsa settimana, inaspettatamente, è morta mia nonna. Giovedì si sono svolti i funerali. Il giorno delle esequie posso pretendere che sia considerato un giorno di libero pagato?

No. Dal momento che il funerale di sua nonna s'è svolto in un giorno di libero, lei non ha alcun diritto ad un giorno di libero pagato. Secondo il Contratto collettivo nazionale della ristorazione i dipendenti hanno diritto ad uno fino a due giorni di libero pagati in caso di decesso di uno dei nonni. Se la sua assenza per un caso di decesso coincide con un giorno lavorativo e per questo lei prende libero, ecco che ha diritto al versamento dello stipendio. Nella valutazione delle circostanze ha una certa importanza sapere se lei si deve far carico di oneri derivanti dal decesso (quali ad esempio l'organizzazione delle esequie). O a quale distanza lei viva dal luogo in cui saranno celebrati i funerali. Se invece, come nel suo caso, il funerale della nonna avviene in un giorno che è comunque già libero, le sue pretese sono infondate e non può quindi far valere quel giorno come giorno libero remunerato.

Pubblicato il 

16.03.12

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