Anno XXII - N°12 - 30 agosto 2019

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Articoli

Lavoro e dignità
29.08.2019

di 

Francesco Bonsaver

La grande attesa per l’introduzione del salario minimo in Ticino? Inutile, poiché forse sarà superata dagli eventi. Un rischio reale, visti i nuovi Ccl cantonali “di tendenza”. L’ultimo nato è il Ccl delle pulizie a cui il governo ha rilasciato la certificazione cantonale, sancita col bollo del decreto di obbligatorietà generale. 16,75 franchi l’ora è la paga minima per 42,5 ore settimanali. Meno di 3’100 franchi lordi al mese (3’085), ossia 37’020 franchi in un anno. Sotto la soglia del diritto alle prestazioni sociali. Classico esempio di persone che, pur lavorando, sono povere. Per sopravvivere, interviene la collettività sopperendo alle mancanze del privato.

Svizzera
29.08.2019

di 

Federico Franchini

Formazione in metodi e tattiche dei servizi segreti e delle forze armate israeliane in Ticino. È quanto prevede il programma di un campo organizzato il prossimo ottobre a Scruengo, in Leventina, da una società israeliana composta da ex membri dell’esercito e dell’intelligence dello Stato ebraico. La formazione, destinata al personale attivo nell’industria della sicurezza privata, prevede l’apprendimento di arti marziali e l’utilizzo di armi da fuoco. A Berna un’interpellanza chiede al Consiglio federale se questa formazione non violi il monopolio esclusivo dell’uso della forza.

Lavoro e ambiente
29.08.2019

di 

Angelo Mastrandrea

Emanuele La Barbera, un veterinario palermitano quarantenne, cercava da tempo «un posto tranquillo e lontano da tutto» per avviare la produzione di formaggi freschi di capra. Finalmente credeva di averlo trovato sull’altopiano dell’Alfina, tra il lago di Bolsena e la città di Orvieto, a mille chilometri di distanza dalla sua città. In questa distesa di boschi e campi coltivati interrotti solo qua e là da casolari e masserie si è trasferito con sua moglie e ha messo in piedi una fattoria che ha chiamato “Il secondo altopiano”. La tranquillità sospirata è finita il giorno in cui ha visto una ruspa «enorme» al lavoro per dissodare un terreno vicino.

Italia
29.08.2019

di 

Loris Campetti

Un’estate al mare dall’Adriatico al Tirreno con ritorno all’Adriatico al Papeete, altrimenti detto ‘Viminale beach’, tra selfie nutella e aperitivi, insulti e sfottò. Aveva l’Italia ai suoi piedi, i media proni, le opposizioni in apnea tra l’Aventino e i popcorn. Aveva il 39% di consensi tra “le italiane e gli italiani che vengono prima”, poco meno di quel che serve per la maggioranza assoluta in Parlamento, obiettivo comunque già in tasca con i voti dei Fratelli (fascisti) d’Italia, collaudata ruota di scorta sovranista. Così ha pensato di scaricare il fedele Di Maio a cui imputare la fine del governo gialloverde dopo il voto grillino anti-Tav, per andare a mietere i voti a ottobre.

Rubriche

La mano invisibile
29.08.2019

di 

Silvano Toppi
Eurovisioni
29.08.2019

di 

Roland Erne
Dolce casa
29.08.2019

di 

Adriano Venuti
Dietro lo specchio
29.08.2019

di 

Ferruccio D'Ambrogio

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