Difendere l'Avs e gli anziani

In Svizzera la pensione Avs deve consentire a un pensionato di «coprire adeguatamente il fabbisogno vitale». Insieme con quella del secondo pilastro gli deve inoltre rendere possibile «l'adeguata continuazione del tenore di vita» che aveva precedentemente come lavoratore. Sono principi stabiliti dalla Costituzione federale, legge suprema dello Stato, ma sin qui mai realizzati.

Anzi, sempre più fortemente minacciati da politiche che tendono a indebolire le assicurazioni sociali e a favorire la previdenza individuale privata in cui ciascuno deve arrangiarsi.
L’iniziativa popolare “Avs+” lanciata negli scorsi giorni dall’Unione sindacale svizzera e da altri soggetti propone di imboccare un’altra strada.

 

Una strada che avvicina all’obiettivo di garantire agli anziani il diritto di vivere una vita dignitosa e che al tempo stesso consente di riaffermare il ruolo centrale dell’Avs, il cosiddetto primo pilastro della previdenza di vecchiaia in Svizzera: il più importante, il più sociale, il più trasparente, quello che garantisce il miglior rapporto "costo-prestazione” alla stragrande maggioranza della popolazione con reddito medio e basso.
L’Avs, che affonda le sue radici nelle lotte operaie culminate nello sciopero generale del 1918 (anche se la sua realizzazione incontrò molte resistenze ed avvenne solo nel 1947, ancora sulla spinta di una radicalizzazione dei movimenti sociali e del timore di un nuovo sciopero) sancì il passaggio da un sistema di assistenza ad uno di previdenza. Da allora l’Avs ha subito tutta una serie di miglioramenti che, insieme con l’introduzione della cassa pensione obbligatoria (secondo pilastro), hanno consentito ai pensionati svizzeri di elevare sensibilmente il livello delle loro pensioni.
Pensioni che oggi risultano però seriamente minacciate, in particolare sul fronte della previdenza professionale, come dimostrano i ripetuti attacchi (per fortuna in parte sventati) degli ultimi anni. E pure le realizzazioni e i progetti di contro-riforma dell'Avs per mano delle forze borghesi (aumento dell'età pensionabile delle donne, rallentamento del ritmo di adattamento delle pensioni al rincaro e all’evoluzione dei salari) minacciano la sicurezza sociale degli anziani.
L’iniziativa Avs+, che chiede un aumento del 10 per cento di tutte le rendite (l'ultimo aumento reale risale a quarant’anni or sono!), è sicuramente la risposta giusta (e finanziabile) ai piani di smantellamento, che riporterebbero indietro la Svizzera di decenni.

 

Pubblicato il

14.03.2013 16:46
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