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L'autore ha scritto 180 articoli
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Colletti sporchi | 20.09.2023 |
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Il colosso delle materie prime Glencore International AG ha pagato un risarcimento di 27 milioni di franchi al Ministero pubblico della Confederazione (MPC). È quanto emerge da un decreto d’abbandono parziale firmato lo scorso 15 maggio dalla procuratrice federale Yvonne Ramjoué Wicki di cui abbiamo ottenuto copia di recente. |
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Reportage | 14.09.2023 |
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Nell’ultimo ventennio la Lombardia ha trasformato parte del suo tessuto produttivo diventando uno dei più importanti centri logistici europei. Un fenomeno che ha trasformato il paesaggio e il territorio. A margine dei grandi assi autostradali, laddove c’erano le industrie o i campi agricoli, sono spuntati come funghi giganteschi capannoni. Tutto ciò ha generato una serie di problemi: traffico, peggioramento della qualità dell’aria, consumo di suolo. Tra i protagonisti di questo boom vi è anche Akno, leader sul mercato dell’immobiliare logistico nel Nord Italia, la cui casa madre si trova a Lugano. Di recente, il gruppo ha espresso la propria volontà di costruire un nuovo gigantesco “business park” all’interno di un parco agricolo protetto a sud di Milano. Un progetto controverso, che sta suscitando grande dibattito e preoccupazione. Per saperne di più siamo andati a vedere sul posto.
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Colletti sporchi | 04.09.2023 |
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Oggi, 5 settembre 2023, si apre in Svezia il processo contro due ex dirigenti della società petrolifera Lundin Energy (oggi Orrön Energy). L’ex presidente e azionista di maggioranza Ian Lundin e l'ex amministratore delegato, lo svizzero Alex Schneiter sono accusati di "complicità in crimini di guerra" in Sudan tra il 1999 e il 2003. Entrambi basati in Svizzera, i due avrebbero chiuso un occhio sulle azioni del regime di Omar Bechir per assicurarsi l'accesso ad un giacimento di petrolio. Le decisioni incriminate presenti nell’atto d’accusa sono state tutte prese a Ginevra. Secondo le parti civili, le esplorazioni petrolifere effettuate dal gruppo Lundin nel Sudan meridionale alla fine degli anni novanta hanno scatenato una guerra civile che ha causato migliaia di morti, lo sfollamento forzato di quasi 200.000 persone e numerosi casi di stupro e tortura. I due top manager sono i primi dirigenti d'azienda a essere processati con l'accusa di complicità in una flagrante violazione del diritto internazionale dal 1945. |
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Altri sguardi | 31.08.2023 |
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L’estate francese è stata bollente. In quasi tutte le città vi sono stati disordini e violenze a seguito dell’uccisione, da parte di un poliziotto, di un giovane abitante di Nanterre (periferia parigina). Un malcontento che viene da lontano, che ha radici storiche e sociologiche, e che è accresciuto anche dal fatto che, in Francia, sotto la presidenza di Emmanuel Macron, la polizia ha sempre più potere. Gravi episodi di razzismo, violenza generalizzata, repressione dei movimenti sociali e impunità: di questo e altro abbiamo parlato con Dominique Manotti, ex militante sindacale, ex professoressa di storia all’università di Parigi e oggi autrice di romanzi noir (la gran parte tradotta in italiano da Sellerio) in cui tratta in chiave romanzata fatti reali e oscuri della storia recente francese. L’ultimo suo libro, ad esempio, porta sull’ondata di omicidi di cittadini nordafricani a Marsiglia nel 1973: 18 uccisioni in tre settimane, nessun processo e nessuna condanna. Omicidi che riecheggiano le tensioni che stanno caratterizzando anche la Francia contemporanea.
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Colletti sporchi | 28.06.2023 |
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Un’anonima stazione di servizio con annesso ufficio cambio a Mendrisio. Un luogo anonimo, come ve ne sono a bizzeffe nelle trafficate strade che portano verso il confine italiano. È questo il luogo scelto da alcuni membri della ‘ndrangheta per delle operazioni di cambio più che sospette. Oggi, il titolare di questa attività commerciale è il primo condannato elvetico nell’ambito delle indagini scaturite dall’operazione “Cavalli di razza” che, nel novembre 2021, aveva portato all’arresto di oltre cento persone, sei delle quali in Svizzera. L’uomo, 61 anni e residente nel Canton Neuchâtel, è stato ritenuto colpevole di riciclaggio tramite un decreto d’accusa firmato lo scorso 19 giugno dal procuratore federale Stefano Herold. In totale ha cambiato, senza le necessarie verifiche, circa 300 mila franchi in euro a degli affiliati alla ‘ndrina comasca di Fino Mornasco, a pochi chilometri dal confine di Chiasso, emanazione di quella calabrese di Giffone. |
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Votazioni | 15.06.2023 |
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Tra i temi in votazione il prossimo 18 di giugno quello sull’attuazione del progetto dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) sull’imposizione dei grandi gruppi di imprese è sicuramente il più ostico. Dietro alla naturale complessità di un argomento a carattere fiscale si cela però qualcosa di semplice: la ripartizione, all’interno della Svizzera, delle entrate economiche che la nuova imposizione dovrebbe generare. Così come è stata implementata dal parlamento, su spinta dell’Udc e delle lobby economiche, questa ripartizione non va. Ecco perché sinistra e sindacati invitano a votare no. |
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Campagne | 06.06.2023 |
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A due anni dalla bocciatura alle urne della legge sulla CO₂, il clima torna al centro del dibattito politico. Il prossimo 18 di giugno si voterà per approvare o meno la legge sul clima e sull’innovazione (LOCli), un controprogetto indiretto del Parlamento all’iniziativa popolare “Per un clima sano (Iniziativa per i ghiacciai)”. La legge, contro cui l’Udc e la destra economica hanno promosso con successo un referendum, intende contribuire a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e ridurre la dipendenza della Svizzera dalle importazioni di energia e rafforzare la protezione del clima. Della legge, ma anche della politica climatica in generale, così come dell’operato del nuovo responsabile del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec), l’Udc Albert Rösti, ne abbiamo parlato con Greta Gysin, consigliera nazionale ticinese per i Verdi.
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Giustizia | 01.06.2023 |
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È una sentenza storica quella pronunciata oggi pomeriggio – primo giugno 2023 – dal giudice Olivier Thormann della Corte d’appello del Tribunale penale federale (TPF). Alieu Kosiah, ex capo comandante delle milizie liberiane dell’ULIMO (United Liberation Movement of Liberia for Democracy), è stato condannato a 20 anni di prigione per crimini contro l’umanità. L’uomo è ritenuto colpevole di avere ucciso e fatto giustiziare dei civili oltre che di aver violato le leggi di guerra durante il sanguinosissimo conflitto civile in Liberia fra il 1993 e il 1995. |
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Materie prime | 31.05.2023 |
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Vi sono luoghi del mondo all’apparenza lontani, ma uniti da relazioni pressoché invisibili. È impercettibile, ad esempio, il filo che unisce il Ticino e il Sudan. Un cantone svizzero da un lato e, dall’altro, un paese africano, teatro da oltre un mese di sanguinosi scontri: niente sembra unire queste due terre. Eppure, in filigrana, un sottile filo d’oro lega inesorabilmente una raffineria ticinese ad uno dei protagonisti di questa nuova guerra africana: il generale Mohamed Hamdan Dagalo, meglio noto come Hemeti. Certo, il legame non è diretto. I sentieri dell’oro sudanese sono tortuosi e, prima di arrivare in Svizzera, fanno sponda a Dubai, centro nevralgico di questo commercio opaco. Una triangolazione volta a far perdere le tracce, come fanno dalla notte dei tempi gli abitanti del deserto. Nell’era della globalizzazione, però, non tutto può essere cancellato.
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Colletti sporchi | 26.05.2023 |
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«Le scrivo per capire meglio le circostanze del trasferimento dei fondi della “famiglia” dal Credit Suisse alla PKB e sul rispetto da parte di PKB del proprio accordo di non perseguibilità con il Dipartimento di Giustizia». Con queste parole, il senatore democratico Ron Wyden, presidente della Commissione delle Finanze del Senato americano, si è rivolto a Luca Venturini, Ceo della banca ticinese PKB Privat Bank. La lettera, inviata lo scorso 18 maggio, intende chiarire le circostanze che hanno portato al presunto trasferimento in PKB di diversi milioni di dollari non dichiarati da parte di una non meglio precisata «famiglia con doppia cittadinanza statunitense e latinoamericana». |
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Campagne | 25.05.2023 |
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In Ticino, ha fatto discutere soprattutto per il grossolano errore nel titolo: “lungo di lavoro” anziché “luogo di lavoro”. Il volantino arrivato in tutte le case per propagare il No alla legge sul clima – in votazione il prossimo 18 giugno – è un inedito condensato di notizie false sul cambiamento climatico. Trenta righe di pura follia complottista. Nel testo si legge, ad esempio, che «il graduale riscaldamento in atto da circa duecento anni, dopo cinquecento anni di freddo», favorirebbe «la crescita delle piante e la produzione di cibo» e non rappresenterebbe «alcuna minaccia». Che lo dicano agli abitanti della Romagna, per citare solo l’esempio più vicino e recente della distruzione generata dalle antropiche bizze del clima. |
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Colletti sporchi | 08.05.2023 |
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Da Lugano, si sa, sono passati i più grandi scandali finanziari mondiali degli ultimi anni: la BSI ha chiuso la sua ultracentenaria storia per il suo ruolo avuto nella vicenda del fondo sovrano malese 1MBD, le banche PKB e Cramer sono tuttora sotto inchiesta penale per il loro ruolo nell’affare brasiliano Lava Jato mentre le più piccole Credinvest e Zarattini sono state bacchettate dalla FINMA per la sua implicazione nell’affare legato alla società petrolifera venezuelana PDVSA. In questo bouquet di casi, la piazza ticinese non poteva certo farsi mancare anche l’altro grande scandalo mondiale di questi anni, quello legato al mondo del calcio internazionale. Non era mai stato comunicato ufficialmente, ma nel 2018 la FINMA ha emesso una decisione secondo cui proprio la BSI ha violato gravemente le norme di diligenza in materia di riciclaggio di denaro: ben 26 conti sospetti erano stati aperti presso la banca ticinese in relazione alle transazioni occulte nel mondo del calcio. Questa informazione traspare da un atto d'accusa depositato presso il Tribunale penale federale (TPF) contro un ex gestore patrimoniale esterno che presto comparirà in aula. |
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Diritti | 04.05.2023 |
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Il Tribunale penale federale (Tpf) di Bellinzona è luogo dove solitamente in Svizzera compaiono i grandi criminali: mafiosi, terroristi, signori della guerra, grossi riciclatori di denaro. Domani, venerdì 5 maggio, alla sbarra, però, ci saranno tre ragazzi. Tre giovani attivisti per il clima vodesi la cui unica “colpa” è quella di avere scritto una lettera: un breve testo con il quale - semplicemente - si incitava la popolazione a disertate l’esercito e a preferire il servizio civile. |
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Economia | 02.05.2023 |
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Nei Cantoni dello stato col debito pubblico tra i più bassi al mondo va di moda una prassi contabile: presentare preventivi ultranegativi che alla prova dei fatti, però, si rivelano inesatti. Lo dimostrano i risultati dei conti dei Cantoni pubblicati in queste settimane: tutti (tranne Neuchâtel, di cui si attendono ancora i dati) hanno realizzato nel 2022 utili d’esercizio. Le discrepanze tra preventivi e consuntivi hanno raggiunto un livello record, tanto che parlare soltanto di errori di previsione sembra eufemistico. |
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Sindacalismo | 27.04.2023 |
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Condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo (Cedu) e sotto esame da parte dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil), la Confederazione sembra avere un problema con le libertà sindacali. Tra diritti fondamentali negati, mancanza di protezione contro i licenziamenti antisindacali e inchieste penali ecco il punto della situazione. |
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Economia | 06.04.2023 |
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Per capire il presente, occorre rivolgersi al passato. Per comprendere appieno quanto successo oggi a Credit Suisse, bisogna osservare la sua traiettoria dalla sua fondazione agli scandali più recenti. Abbiamo quindi chiesto aiuto a Sébastien Guex, professore (in pensione) all’Università di Losanna e massimo specialista della storia della piazza finanziaria elvetica. |
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Colletti sporchi | 23.03.2023 |
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Nel settore finanziario, Babbo Natale arriva in questo periodo dell’anno. È verso la fine di marzo, infatti, che una banca come Credit Suisse paga i bonus ai propri dipendenti. E in questo settore, di norma, il denaro sgorga come birra all’Oktoberfest. Il Tages-Anzeiger ha calcolato dai rapporti annuali che dal 2013 la banca zurighese ha versato 32 miliardi di franchi di bonus (a tutti i dipendenti, non solo al top management) di fronte a perdite cumulate di 3,2 miliardi. Cosa succederà quest’anno |
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Colletti sporchi | 23.03.2023 |
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Domenica 19 marzo, a Berna, si è respirato l’aria della storia. Una storia triste, un déjà-vu dopo i casi Swissair (2001) e Ubs (2008). Questa volta tocca a Credit Suisse. La decadente, scandalosa, marcia, spocchiosa, criminale Credit Suisse. Dopo una settimana in emergenza, anticipando il probabile fallimento che sarebbe giunto con l’apertura dei mercati, il presidente della Confederazione, Alain Berset, ha annunciato l’acquisto della banca da parte di Ubs. |
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Intervista | 23.03.2023 |
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Ci stiamo avvicinando alle elezioni cantonali del prossimo 2 aprile. I sondaggi non prevedono grandi cambiamenti, ma l’appuntamento elettorale è uno spunto per fare un bilancio da un punto di vista sindacale dell’ultimo quadriennio. Un bilancio che per il segretario regionale di Unia Ticino Giangiorgio Gargantini è decisamente negativo.
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Economia | 14.03.2023 |
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Oltre un anno dopo la guerra lanciata dalla Russia all’Ucraina la situazione militare sul terreno resta incerta. Al contrario, alcuni dati economici parlano chiaro: nel 2022 i commercianti e i produttori di materie prime – in particolare di petrolio, gas e carbone – hanno ottenuto utili da capogiro. |
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Economia | 07.03.2023 |
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«Tra Russia e Ucraina facevamo tra i 20 e i 25 milioni di margine all'anno solo nell’acciaio. E questo è un business che facciamo in conto di non avere più. È possibile recuperare su altre fonti, ma non sarà facile». Così spiegava all’emissione Falò l’impatto della guerra in Ucraina l’imprenditore Bruno Bolfo, fondatore del gruppo Duferco. La realtà dei fatti, per l’imprenditore ligure basato a Lugano, non si è però rivelata così complicata. Nel 2022, la sua Duferco Partecipations Holding (Dph) – la holding lussemburghese che controlla le sue partecipazioni nei settori dell’acciaio, del gas, dell’elettricità e del commercio marittimo – ha fatto registrare un utile netto record: 385 milioni di dollari, più 47% rispetto al già ottimo 2021. |
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Reportage | 16.02.2023 |
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Pratiche illegali, diritti calpestati, lobbying aggressivo e ricorsi in giustizia: con questi metodi Uber ha cercato d’imporsi a Ginevra. Sindacati, autorità e tassisti hanno tentato in vari modi di opporsi. Ecco come. |
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Diritti e lavoro | 09.01.2023 |
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La tradizionale conferenza stampa di inizio anno dell’Unione sindacale svizzera (Uss) mette sul tavolo le principali rivendicazioni per il 2023. Dopo l’inflazione record che ha segnato il 2022 e le insufficienti compensazioni salariali, per i sindacati è il momento di chiedere nuovi aumenti degli stipendi che compensino realmente l’aumento dei costi della vita. Chieste anche misure per contenere i costi dei premi dell’assicurazione malattia e per ridurre l’orario di lavoro. Il 2023, inoltre, sarà un anno di lotta: il 14 giugno è infatti previsto un nuovo sciopero delle donne. |
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Intervista | 20.12.2022 |
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Dopo un 2020 e un 2021 segnati dalla pandemia anche il 2022 è stato molto difficile. Un anno segnato dalla guerra in Ucraina e dalle sue conseguenze, umane e geopolitiche. Per parlarne ci siamo rivolti a l'ex senatore Dick Marty, voce libera e spirito critico, autore di rapporti internazionali che hanno messo in luce violazioni dei diritti umani in varie parti del pianeta. Ecco la nostra intervista di fine anno. |
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Colletti sporchi | 22.12.2022 |
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La Duferco di Lugano, uno dei principali commercianti di acciaio del mondo, è attualmente sotto processo a Bruxelles. La società e due suoi alti dirigenti sono accusati di avere corrotto alcuni funzionari congolesi, tra cui l’ex primo ministro Alphonse Muzito, tramite Serge Kubla, un ex politico belga di primo piano. Il dibattimento – apertosi la scorsa settimana e che si dovrebbe concludere oggi – permette di ripercorrere le maldestre avventure africane dell’impresa faro della piazza ticinese di trading di materie prime. |
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Intervista | 19.12.2022 |
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Da anni Sergio Ferrari vive a Berna dove svolge l’attività di giornalista e di militante sindacale. Nel 1978, quando l’Argentina vinse davanti al dittatore José Videla il suo primo Mondiale in casa, era imprigionato nel famigerato carcere di Coronda (ne abbiamo parlato qui). La vittoria ebbe un sapore agrodolce. Poi, nel 1986, visse la Coppa alzata da Diego Armando Maradona nell’anno della mano de Dios e del gol del siglo all’Inghilterra come un segno di speranza per l’intero continente sudamericano. Cosa significa, oggi, questa nuova vittoria per un Paese toccato da profonde difficoltà economiche e sociali? Intervista. |
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Giustizia fiscale | 01.12.2022 |
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Oggi, giovedì primo dicembre 2022, il Consiglio nazionale si chinerà sulla modifica costituzionale sull’imposizione speciale dei grandi gruppi di imprese. In accordo con l’Organizzazione della cooperazione e lo sviluppo (Ocse) il tasso d’imposizione delle multinazionali con una cifra d’affari di almeno 750 milioni di euro all’anno verrà fissato al 15%. In questo contesto, ecco che il Consiglio federale propone una nuova scappatoia fiscale: l’imposta sul tonnellaggio applicabile alle navi. A beneficiarne sarebbero una categoria di imprese – gli armatori e i grandi commercianti di materie prime – che di questi aiuti non hanno certo bisogno. Ecco perché. |
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Lavoro e sicurezza | 25.11.2022 |
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Una pausa pranzo da dedicare alla sicurezza sui cantieri. Diversi operai e sindacalisti hanno partecipato oggi, venerdì 25 novembre 2022, al Presidio di protesta organizzato dal sindacato Unia dopo il recente tragico incidente sul lavoro. Chiesti a gran voce più controlli, più prevenzione e basi legali migliori per tutelare gli operai, in un contesto di ritmi di lavoro sempre più serrati e di una corsa ai prezzi sempre più al ribasso. |
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Colletti sporchi | 23.11.2022 |
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Enrico Crasso, ex dipendente di Credit Suisse e storico gestore dell’immenso patrimonio vaticano è sotto inchiesta in Svizzera. L'inchiesta, aperta nell'agosto 2020 a seguito di una denuncia della Segreteria di Stato del Vaticano, è condotta dal Ministero pubblico della Confederazione (Mpc). Le ipotesi di reato sono appropriazione indebita e amministrazione infedele. |
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Reportage | 17.11.2022 |
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Il boom delle auto elettriche trascina la ricerca mineraria in Europa. Noi siamo stati in Piemonte dove una società australiana spera di aprire una miniera di cobalto, uno dei metalli indispensabili per produrre le più moderne batterie. Il progetto è ancora in una fase preliminare. Non si vede nulla di concreto, per ora. Ma se siamo qui è perché quanto sta accadendo in questa terra alpina apre tutta una serie d’interrogativi su quella che – non senza contraddizioni – è stata definita “transizione ecologica”. |
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Reportage | 27.10.2022 |
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La Stalingrado d’Italia è caduta e a Sesto San Giovanni comanda la destra. Questa città di 82.000 abitanti alla periferia nord di Milano, un tempo roccaforte comunista, è lo spaccato di una sinistra che non parla più a una classe operaia sempre più divisa e abbandonata. Ecco il nostro reportage.
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Cultura | 13.10.2022 |
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Oggi Pedro Lenz è uno dei più importanti scrittori svizzeri. Da giovane «ha lasciato la scuola per fare l’apprendista muratore per il desiderio di fare parte della classe lavoratrice e stare tra gli operai». Un mondo, quello dei cantieri, che fa da sfondo al suo ultimo romanzo tradotto in italiano (Primitivo, Gabriele Capelli). In vista della mobilitazione degli operai della costruzione svizzera lo abbiamo intervistato. |
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Economia | 29.09.2022 |
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La osservi un sabato mattina da Piazza Riforma e senti già che ha il tanfo sotto il naso. Lugano è altezzosa, si dà arie, ti guarda storto a te che sei lì, normale, con la felpa col cappuccio e la bicicletta a studiare come un antropologo l’andirivieni della bella gente. Ti guardi attorno ed è una sfilata di cliché: abiti firmati, pellicce, sigari nelle labbra, labbra a canotto e barboncini nani. Poco oltre, sul lungolago, è un vociare di Lamborghini, Ferrarini e tanti altri ini. Alzi lo sguardo ed ecco ville e villini. |
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Lavoro sporco | 22.09.2022 |
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Due colossi industriali in parte detenuti dallo Stato italiano, una società bucalettere con sede nella più prestigiosa via di Lugano e una cinquantina di lavoratori sfruttati su un grosso cantiere pubblico in Svizzera romanda: sono questi i protagonisti di uno scandalo tutto abusi e subappalti scoppiato di recente all’aeroporto internazionale di Ginevra. Il cantiere è attualmente sospeso, ma a farne le spese sono soprattutto i lavoratori, vittime due volte di questa situazione: prima per i turni massacranti e per le paghe mal corrisposte, ora perché impossibilitati a lavorare e rispediti nei loro paesi d’origine senza garanzie quanto al loro futuro. |
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Colletti sporchi | 15.09.2022 |
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Nel 2017, un cittadino svizzero è stato condannato in Italia per aver guidato un'organizzazione di contrabbandieri che ha trasferito illecitamente più di quattro tonnellate d'oro dall'Italia al Ticino. Da parte svizzera, le indagini sono state rapidamente chiuse. Su richiesta dell'Italia, le dogane elvetiche hanno infine confiscato un conto bancario e un appartamento in Engadina. |
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Altri sguardi | 13.09.2022 |
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I prigionieri politici che sono stati ospiti del famigerato carcere argentino di Coronda durante gli anni della dittatura hanno deciso di raccontare la loro vita dietro le sbarre. La storia della loro prigionia, pubblicata in Argentina nel 2003, sta ora per uscire in italiano in un libro dal titolo Grand Hotel Coronda (Albatros) e noi ne abbiamo approfittato per parlarne con uno dei coautori. |
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Fiscalità | 08.09.2022 |
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Lo scorso mese di febbraio, il popolo svizzero ha detto no all’abolizione della tassa di bollo sull’emissione di capitale proprio. Un risultato senza se e senza ma: il 62,7% dei votanti e tutti i Cantoni tranne Zugo hanno respinto al mittente questo progetto promosso dai partiti di destra e dagli ambienti padronali, in particolare da quello bancario. L’attacco alla fiscalità elvetica non è però finito. Fra qualche giorno infatti si vota sull’abolizione dell’imposta preventiva. In vista di questa votazione vi riproponiamo l’intervista che avevamo fatto qualche mese fa allo storico Sébastien Guex, professore all’Università di Losanna, esperto della storia del segreto bancario elvetico e noto per i suoi contributi in materia di fiscalità e finanze pubbliche. |
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Economia | 01.09.2022 |
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Sono in Ticino i dipendenti più redditizi di tutta la Svizzera. Quelli che, in media, generano più volume d’affari di tutti. Sono i trader della Dxt Commodities di Lugano. Un nome che, forse, ai più non dice nulla. Eppure questa azienda attiva nel commercio di gas e di elettricità è da qualche anno la più importante di tutto il cantone italofono. Almeno stando ai dati del giornale economico svizzero tedesco Handelszeitung che pubblica annualmente la classifica delle aziende elvetiche con il fatturato più elevato. Una graduatoria che è sempre più dominata dai giganti del commercio di materie prime – Vitol, Glencore, Gunvor, Cargill e Mercuria – e che quest’anno vede la ticinese Dxt Commodities entrare nella prestigiosa top venti. |
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Colletti sporchi | 22.06.2022 |
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Con le sue «gravi mancanze, irregolarità e imprudenze» ha permesso il riciclaggio di 17,5 milioni di dollari d’origine criminale. Per questo Ferdinando Coda Nunziante, ex membro della Direzione generale della banca luganese Pkb, è stato condannato di recente dal Ministero pubblico della Confederazione (Mpc). L’ormai ex dirigente bancario è stato ritenuto colpevole di riciclaggio: per questo gli è stata inflitta una pena pecuniaria di 270.000 franchi sospesa per un periodo di prova di due anni. L’informazione è contenuta in un decreto d’accusa datato 23 maggio 2022 ed cresciuto in giudicato. Decreto che area ha potuto consultare e dal quale emergono le responsabilità dell’uomo nella vicenda che ha fatto arrivare in Ticino il denaro sporco della corruzione brasiliana. |
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Economia | 07.06.2022 |
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La società statunitense BlackRock è il singolo azionista più importante della Svizzera. Nonostante ciò il suo impatto sulla nostra economia è poco dibattuto. Grazie ai dati elaborati da un collettivo di giornalisti e al parere di due esperti cerchiamo di fare un po’ di luce su questo mastodonte della “finanza dell’ombra”.
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Reportage | 24.05.2022 |
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«Un modello radicalmente alternativo al calcio a cui siamo sempre stati abituati, in cui la passione e l’amore sono sempre minacciati dai capricci e dalle alterne fortune di padroni, finanziatori, mercati. Questo modello ci garantisce una totale libertà, e la certezza che quello che succederà in campo sarà il risultato non di dinamiche in mano ad altri, ma solo dei nostri sforzi, con in più quel tocco di magia e imprevedibilità che ci fa tanto amare questo gioco» . È questo lo spirito alla base del Centro Storico Lebowski, un club calcistico toscano autogestito dai tifosi. Noi di area siamo andati a visitarlo in occasione del fine settimana dedicato ai soci e alle socie estere del club. |
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Guerra in Ucraina | 12.04.2022 |
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Ucraina e Russia producono circa il 30% del grano mondiale. Con la guerra, le catene d’approvvigionamento sono bloccate e ora si teme che i raccolti ucraini del 2022 siano in buona parte compromessi e che quelli russi siano soggetti a restrizioni. Le conseguenze si sono già fatte sentire con una forte impennata dei prezzi. In Svizzera e nell’Unione europea c’è chi chiede di aumentare le produzioni per far fronte a eventuali penurie. Da temere, però, sono soprattutto le speculazioni e un modello agricolo sempre più intensivo e dipendente dai combustibili fossili. |
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Guerra in Ucraina | 16.03.2022 |
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Dopo Alexey Mordashov, un altro magnate russo dell’acciaio legato al Ticino è finito nella lista delle sanzioni svizzere e europee: si tratta di Viktor Raschnikov, proprietario del colosso siderurgico Mmk di Magnitogorsk che controlla la Mmk Steel Trading di Lugano. |
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Colletti sporchi | 15.03.2022 |
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Due oligarchi russi finiti sotto sanzione figurano tra le prime dieci fortune della Svizzera. Un terzo è finito nelle nuove sanzioni europee. Altri miliardari vicini al Cremlino hanno investito in alcuni fiori all’occhiello dell’industria elvetica. La Confederazione è inoltre la principale piattaforma mondiale del commercio di materie prime estratte in Russia. Dati, questi, che ci danno una fotografia di come l’economia svizzera sia stata infiltrata da uomini vicini a Vladimir Putin che qui hanno trovato il luogo ideale per vivere e coltivare affari. |
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Colletti sporchi | 22.02.2022 |
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I recenti SuisseSecrets hanno messo in luce il fatto che Credit Suisse, per anni, avrebbe accettato come clienti autocrati, trafficanti di droga e di esseri umani, e sospetti criminali di guerra. Ma il vero scandalo, per noi svizzeri, è un altro. È la museruola che tutti noi giornalisti abbiamo addosso da anni. Una museruola che nemmeno sapevamo di avere tanto abbiamo imparato a smettere di mordere. |
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Colletti sporchi | 17.02.2022 |
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La multinazionale Kering, controllata dal miliardario François-Henry Pinault, è stata costretta ad attingere al portafoglio per saldare il filone francese del suo vasto sistema d’evasione fiscale. Un sistema che aveva come perno la Luxury Goods International Sa (Lgi) di Cadempino, dove la società - in origine denominata Gucci Sa - si era stabilita alla fine degli anni’90. |
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Quarto potere | 08.02.2022 |
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Nelle campagne di votazione, si sa, occorre fare attenzione alle cifre: ogni fronte ha le sue e tende spesso all’esagerazione per tirare acqua al proprio mulino. Nel caso della votazione per la legge sui media, però, si è andati oltre. Il volantino dei contrari, arrivato in tutte le case del Ticino, parla senza ritegno di “sovvenzioni pari a un importo di 178 miliardi all’anno”. Attenzione: è una fake news colossale! |
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Colletti sporchi | 07.02.2022 |
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Conviene dirlo subito: questo non è un racconto di fantasia. Tutto è successo davvero. Certo, ci sarà poi una verità processuale. Una verità di cui andrà dato conto, ma che non possiamo prevedere. Anche perché, di anni dai fatti ne sono passati troppi, e chi oggi è sul banco degli imputati – Credit Suisse, due ex banchieri, due presunti membri dell’organizzazione criminale – ha i mezzi per poter contrastare l’accusa del Ministero pubblico della Confederazione (Mpc). Ma questo è un altro discorso. A noi, ora, in vista di un processo storico che inizierà il prossimo 7 febbraio, interessa capire come uno dei simboli del capitalismo finanziario elvetico sia finito implicato in una vicenda degna di un romanzo noir. |
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Quarto potere | 20.12.2021 |
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Contro il pacchetto di aiuto ai media varato dal Parlamento lo scorso giugno è stato lanciato un referendum da un comitato di destra. In un con - testo di crisi generale della stampa, aggravata dalla situazione pandemica, la votazione del prossimo 13 febbraio sarà decisiva per la sopravvivenza dei giornali più piccoli e attivi a livello regionale, oltre che per la stampa associativa di cui fa parte anche area. La battaglia è già molto accesa, anche perché i referendisti hanno ricevuto il sostegno di associazioni economiche del calibro di Economiesuisse. Facciamo il punto della situazione e cerchiamo di capire come è composto oggi il paesaggio giornalistico in Svizzera. |
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L'intervista | 17.11.2021 |
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L’ambito degli appalti pubblici assieme a quello dei permessi è uno di quelli che si presta maggiormente alla corruzione. A titolo di esempio, l'Ufficio federale delle strade (Ustra) ha firmato nel 2020 contratti per 1,9 miliardi di franchi. Le ciffre, insomma, sono elevate e le imprese che concorrano attratte da questi guadagni sono molte. Il rischio di corruzione, però, è dietro l'angolo. Lo dimostrano alcuni casi recenti: le condanna di due ex funzionari dell'Ustra nell'ambito degli appalti sul Sempione e di un ex collaboratore della Segreteria di Stato dell'economia (Seco) corrotto in cambio di centinaia di commessse per del materiale informatico. Di fronte a questa situazione, cosa prevede la legge? Per saperne di più ne abbiamo parlato con Federica De Rossa, professoressa straordinaria di Diritto dell’economia presso l'Università della Svizzera italiana.
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Colletti sporchi | 19.11.2021 |
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Nel 2016, l’ombra della corruzione plana sui cantieri del Sempione. Il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) arresta due dipendenti dell’Ufficio federale delle strade (Ustra) e il direttore di un’importante impresa vallesana. La vicenda si è conclusa quest’anno: i due ormai ex funzionari sono condannati, mentre la procedura nei confronti dell’imprenditore è archiviata. Oggi, grazie ai documenti che abbiamo potuto consultare, area è in grado di raccontare cosa si celava dietro ai grossi appalti pubblici in Vallese: un vero e proprio sistema di scambi di favori che potrebbe essere solo la punta dell’iceberg di quanto avviene a livello nazionale. |
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Colletti sporchi | 14.10.2021 |
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Un pensionato di 74 anni residente nel cantone di Vaud è stato condannato mercoledì 13 ottobre 2021 dal Tribunale penale federale (Tpf) ad una pena detentiva per aver riciclato i fondi di un'organizzazione criminale colombiana. Due intermediari finanziari accusati insieme a lui sono stati anch’essi condannati ad una pena detentiva sospesa. Inaspettata, la decisione dei giudici è accolta con soddisfazione da parte del Ministero pubblico della Confederazione (Mpc). Ma la partita non è ancora finita. |
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Reportage | 10.05.2022 |
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Genova e il suo porto sono un centro logistico del traffico internazionale di armamenti. Ma c’è chi dice no. Sono gli attivisti del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali (Calp) che si battono contro il transito in rada delle navi cariche d’armi inviate verso dei teatri bellici. Una lotta dura, che solleva molte verità nascoste e dà fastidio, tanto che alcuni militanti sono finiti sotto indagine. Noi siamo scesi in Liguria per parlare con loro di questa battaglia che li ha resi scomodi, ma anche fieri. |
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Reportage | 29.07.2021 |
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Non è l’immagine classica della Brianza tutta industria e capannoni. Qui, a Ceriano Laghetto, nell’estremo occidente della provincia, a pochi passi da Saronno, la zona è più agricola che altro. Per questo lo stabilimento della Gianetti Ruote riveste un ruolo ancor più rilevante: è una fabbrica storica, fondata nel 1880, ancorata al tessuto sociale e che ha sempre dato lavoro agli abitanti di questi comuni a confine tra le provincie di Monza-Brianza, Como e Milano. Oggi, però, la Gianetti deve chiudere. Di punto in bianco. Lo ha deciso l’ultima proprietà, il fondo tedesco Quantum Capital Partners che, ad inizio luglio, ha informato le “152 posizione in esubero”. Una comunicazione data come va di moda in questa estate italiana segnata dalla fine del blocco dei licenziamenti: per via telematica; senza metterci la faccia. Noi di area ci siamo recati a Ceriano Laghetto, luogo simbolo del capitalismo senza volto che detta legge. Anche nella ricca e sovranista Brianza. |
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Italia | 20.07.2021 |
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La lettura della stampa italiana è un bollettino quotidiano di licenziamenti. O di “esuberi”, come si legge su alcune testate. Oltre ai trionfi della nazionale di Mancini, sotto l’ombrellone ci fa boccheggiare l’umiliazione del lavoro. Di quanto sta succedendo ne abbiamo parlato con il giornalista Angelo Mastrandrea, apprezzato collaboratore di area e che da tempo sta seguendo i vari fronti di crisi e le risposte dei lavoratori. |
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Colletti sporchi | 22.07.2021 |
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Tre uomini sono comparsi questa settimana al Tribunale penale federale (Tpf) di Bellinzona. Sono accusati di aver commesso diversi reati contro il patrimonio di TransmashHolding (Tmh), principale produttore russo di locomotive e vagoni. Per il Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) i tre accusati, tra cui un ex alto dirigente di Tmh, avrebbero sottratto 100 milioni di euro alla società. Poco mediatizzata, questa inchiesta scattata oltre dieci anni fa mette in luce le difficoltà della Procura federale nell’istruire le inchieste per gravi fatti di criminalità economica. |
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Fiscalità | 30.06.2021 |
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“È passato quasi inosservato: sapete che dieci giorni fa è stato deciso un nuovo taglio delle tasse per i più ricchi? Ueli Maurer e la destra in Parlamento vogliono abolire l'imposta di bollo e creare così nuovi privilegi per il settore finanziario. Per i lavoratori: neanche un centesimo!”. In questo recente comunicato, l’Unione sindacale svizzera (Uss) lancia il referendum contro un nuovo regalo fiscale per le multinazionali promosso in sordina in questi giorni dal parlamento federale. |
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Libri | 28.06.2021 |
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Massimo Carlotto è senza dubbio il Grande Maestro del noir italiano. Ideatore della serie dell’Alligatore (arrivata con successo in tv a fine 2020), l’autore padovano in quasi trent’anni di carriera ha continuato ad esplorare le varie sfaccettature del male, uscendo dalle logiche e dalle gabbie (vedi la serialità gossippara della vita amorosa dei vari commissari, ispettori e ispettrici) che spesso caratterizzano il pur interessante panorama italiano della letteratura criminale. Il lavoro di Carlotto va oltre la storia che racconta: la sua è un’opera sociologica che, tramite il romanzo noir, espone i sottili e putridi meccanismi socio-economici che reggono l’Italia del nuovo millennio. La prova, se ce n’era bisogno una, è l’ultimo romanzo “E verrà un altro inverno” da poco pubblicato da Rizzoli. Non sveliamo nulla, ma affrontiamo alcuni temi alla base del romanzo con lo stesso Massimo Carlotto che ci ha concesso questa intervista. |
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Economia solidale | 04.06.2021 |
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Rendere l’economia più resiliente con il reinserimento professionale in mestieri a vocazione ecologica e sociale. È l’obiettivo del Reddito di transizione ecologica (Rte), un concetto sviluppato dalla filosofa ed economista Sophie Swaton e che ora potrebbe essere messo in pratica da alcuni cantoni romandi. |
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Mobilitazione del 21 maggio | 20.05.2021 |
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Doveva già svolgersi lo scorso anno. Poi la pandemia ha fatto saltare tutto. Ma non preoccupatevi: quest’anno ci si riprova. L’appuntamento è per domani, 21 maggio 2021. In tutta la Svizzera si terrà lo Sciopero per il futuro, ossia quella che per gli organizzatori dovrà essere “la mobilitazione ambientalista più grande della Storia svizzera”. Per capire esattamente cosa avverrà domani e le ragioni alla base di queste mobilitazioni ci siamo rivolti a Larissa Bison, una giovane studentessa universitaria ticinese che è tra le promotrici del movimento. |
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Votazione del 13 giugno | 18.05.2021 |
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Il prossimo 13 di giugno si voterà sulla revisione totale della Legge sul CO2. La riforma, approvata in autunno dalle Camere federali, è stata attaccata in referendum dall’Udc, da alcune lobby padronali e da una minoranza di sinistra. Oltre all’impatto sull’ambiente, tra favorevoli e contrari vi sono divergenze importanti sui costi che la legge comporterà sulla cittadinanza. Vediamo di farci largo in questa giungla di cifre dove non mancano i conflitti d’interesse. |
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Quarto potere | 03.05.2021 |
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La Svizzera un paese modello per la libertà di stampa? Non proprio secondo Gilles Labarthe, giornalista e ricercatore romando che ha da poco pubblicato un libro sull’inchiesta giornalistica nella Confederazione (Mener l’enquête, Antipodes). Una ricerca, frutto di un lavoro di dottorato all’Università di Neuchâtel, che tocca alcuni aspetti preoccupanti come le difficoltà d’accesso alle informazioni ufficiali, le intimidazioni giudiziarie e il rapporto di forza sempre più sfavorevole di fronte alla pletora di comunicanti professionisti impiegati dal settore pubblico e privato. Ciononostante, chi fa inchiesta sta sviluppando tutta una serie di metodi per liberarsi dal guinzaglio. In occasione dell’odierna giornata mondiale della libertà di stampa abbiamo cercato di approfondire alcuni di questi aspetti con l’autore della ricerca, lui stesso confrontato con queste problematiche nell’ambito della sua attività giornalistica. |
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Politica federale | 26.04.2021 |
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Nel novembre 2019, area aveva pubblicato un articolo in cui si rendeva noto del fatto che diversi eventi organizzati dal Dfae sono sponsorizzati da multinazionali, alcune delle quali controverse. Nella lista dei nomi ottenuta tramite la Legge federale sulla trasparenza figuravano imprese attive nell’estrazione e nel commercio di materie prime (Glencore), negli armamenti (Ruag e Raytheon) o nel tabacco (Philip Morris). Ora, secondo un recente articolo della Nzz am Sonntag, il Dipartimento guidato da Ignazio Cassis ha fatto dietrofront. |
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Diritti sindacali | 20.04.2021 |
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Una sentenza della Corte dei reclami penali di Ginevra potrebbe costituire un precedente in Svizzera per i diritti sindacali. Il Tribunale ha infatti respinto l'appello di un'azienda che si batteva contro il non luogo a procedere decretato dalla procura pubblica in seguito ad una denuncia contro un segretario di Unia. Secondo Olivier Peter, avvocato del sindacalista, questa decisione potrebbe porre fine all’apertura di procedimenti penali che mirano solo ad imbavagliare e ritardare l’azione sindacale. |
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Altri sguardi | 09.04.2021 |
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A 34 anni, Múte Inequnaaluk Bourup Egede sarà il primo ministro più giovane del mondo. Toccherà a lui, dirigente del partito Inuit Ataqatigiit, il compito di trovare una maggioranza per formare il governo della Groenlandia. In questo territorio grande quattro volte la Francia e abitato da 56.000 abitanti l’economia si è sempre fondata sulla pesca e sui sussidi stanziati dalla Danimarca che da 300 anni controlla l’isola. La Groenlandia è però una terra ambita da interessi pubblici e privati internazionali che cercano di accaparrarsi le materie prime nascoste sotto i ghiacci. Una corsa allo sfruttamento che ha di fatto sancito l’ascesa al potere del partito ecologista inuit. |
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Dignità & Lavoro | 08.04.2021 |
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Proteste, scioperi, appelli ai consumatori: dai lavoratori di Amazon ai ciclo fattorini, dagli Stati Uniti all’Italia, un po’ in tutto il mondo le lavoratrici e i lavoratori della gig economi si stanno mobilitando contro lo sfruttamento di cui sono vittime. A margine di un incontro della Supsi sul tema abbiamo discusso di questi aspetti con Nicolas Pons-Vignon, professore che alla stessa Supsi cura il corso “Trasformazione del lavoro e innovazione sociale”. Con lui abbiamo cercato di approfondire come si è sviluppato questo nuovo modello economico e quale è l’impatto che il mondo delle piattaforme ha sul mondo del lavoro. L’occasione è ghiotta anche per riflettere sui metodi di resistenza e su quale sia il ruolo del movimento sindacale in quella che, di fatto, è l’ultima frontiera della classe operaia. |
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Dignità & Lavoro | 30.03.2021 |
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È iniziato il conteggio dei voti in Alabama per vedere se gli operai di Amazon dello stabilimento di Bessemer potranno fondare un sindacato. Come vuole la legge americana, se la maggioranza dei votanti – sui circa 6.000 dipendenti – voterà a favore, quello in Alabama sarà il primo stabilimento di Amazon negli Stati Uniti ad avere un sindacato che difenda i dipendenti. La votazione si è svolta in un clima molto teso dove il gigante dell’e-commerce non ha lesinato ad utilizzare diverse pratiche scorrette per tentare di convincere i dipendenti a votare no al sindacato. Se passasse il sì sarebbe una delle più grandi spinte sindacali nella storia recente degli Stati Uniti: un segnale forte lanciato alla creatura di Jeff Bezos, l’uomo più ricco del mondo che con la pandemia ha visto moltiplicarsi il proprio patrimonio. Di questo a altro ne abbiamo parlato con Christy Hoffman, segretaria generale di Uni Gobal Union (Ugi), la federazione internazionale con sede in Svizzera che unisce i sindacati del settore dei servizi e rappresenta oltre 20 milioni di lavoratrici e lavoratori. Ecco l’intervista. |
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Dignità & Lavoro | 23.03.2021 |
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Nel 2012, a seguito della trasformazione in società anonima della Posta Svizzera, è stato creato un organo di controllo: la Commissione federale delle poste (PostCom). In qualità di autorità indipendente, quest’ultima ha tra i suoi compiti quello di verificare “se le condizioni di lavoro abituali nel settore sono rispettate e se vengono svolti negoziati per la conclusione di un contratto collettivo di lavoro”. Il recente “caso Dpd” – che ha messo in luce tutta una serie di abusi di cui sono vittime oltre 800 autisti – sol-leva alcuni interrogativi: dov’era PostCom e quali sono i limiti entro i quali questo gendarme delle poste può agire? |
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Fiscalità | 10.03.2021 |
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Dal 2008 al 2020, il Ticino ha rilasciato 86 permessi a cittadini stranieri per “importanti interessi pubblici”. Si tratta, nella maggioranza dei casi, di ricchi cittadini provenienti da fuori Unione europea. Il motivo: una speciale clausola dell’Ordinanza sull’ammissione, il soggiorno e l’attività lucrativa (Oasa) che concede ai Cantoni la possibilità di facilitare il rilascio di un permesso per “notevoli interessi fiscali cantonali”. Un visa dorato, insomma: se sei un ultraricco puoi – con la legge dalla tua – scavalcare tutti e avere il privilegio di un permesso. |
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Quarto poetere | 18.02.2021 |
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Con oltre settecento articoli recensiti nelle undici settimane prima del voto, quella sulle multinazionali responsabili è stata l'iniziativa popolare più presente sui media svizzeri a partire dal 2004. Ma in che modo questa iniziativa è stata affrontata dai media nazionali? Vediamolo attraverso uno studio dell'Università di Zurigo.
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Lobby e potere | 17.02.2021 |
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Dalla legge sul CO₂ alla gestione della pandemia, passando per l'Iniziativa multinazionali responsabili responsabili: il mondo padronale svizzero appare sempre più diviso. Sembra finita l’epoca in cui il Vorort – il predecessore d’economiesuisse – dettava legge, tanto sulla politica federale che sull’intero fronte padronale. Ciònonostante il potere del mondo economico sembra oggi più forte che mai. Per cercare di capire meglio l'evoluzione del fronte padronale, ci siamo rivolti ad André Mach, professore dell’Università di Losanna e attento studioso delle interazioni tra gruppi d’interesse e potere politico in Svizzera. |
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Big Data | 09.02.2021 |
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Nella saga de Il Signore degli Anelli, i palantiri sono una sorta di pietre veggenti usate per comunicare a distanza e per osservare eventi in altre parti del mondo. Nell'universo immaginario di J.R.R. Tolkien, Palantír significa letteralmente "Coloro che sorvegliano da lontano". Nella realtà, Palantir dà il nome ad una piccola società creata nel 2003 nella Silicon Valley e specializzata nella sorveglianza e nell'analisi dei dati. Un'azienda cresciuta fino a diventare oggi una multinazionale, tanto misteriosa quanto controversa. |
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Commercio bellico | 27.01.2021 |
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Ad inizio dicembre, il sito armeno Hetq ha reso pubblico che un motore elettrico “made in Switzerland” è stato trovato nei resti di un drone Harop che l’esercito azero aveva usato nella guerra per il controllo del Nagorno-Karabakh. Un conflitto che, in poche settimane, ha causato almeno 5.000 morti e un esodo massiccio della popolazione armena. Approfondita dalla Srf e dalla Woz, la vicenda ha portato le attenzioni verso una discreta industria ticinese. |
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Colletti sporchi | 11.01.2021 |
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Ginevra, luogo simbolo del commercio mondiale di materie prime. Un'attività ad alto rischio. Anche perché, per ottenere le concessioni, i giganti minerari e del trading devono bussare alle porte giuste. Porte che, spesso, in Paesi dove la corruzione è la regola più che l'eccezione, vanno oliate per bene. È quindi simbolico il fatto che, proprio a Ginevra, si è aperto questa settimana uno dei più importanti processi per corruzione legato al mondo opaco delle commodities. |
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Consigli di lettura | 19.12.2020 |
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Inquinamenti industriali, contaminazioni ambientali, traffici di rifiuti, discariche abusive: è il retaggio lasciato nel Nord Italia da un’imprenditoria malata, spesso collusa con la criminalità organizzata. Tutto questo è raccontato – e fotografato – in un recente, bellissimo, libro intitolato “La terra di sotto” (Penisola Edizioni). |
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Lavoro e giustizia | 11.12.2020 |
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Ci sono novità dal fronte giudiziario per quanto riguarda la vicenda Uber in Svizzera. La multinazionale ha infatti deciso di non presentare ricorso contro una sentenza del Tribunale cantonale del Canton Vaud che ha riconosciuto lo status di dipendente di un ex conducente di una filiale Uber. Questa settimana la sentenza è così entrata in giudicato. |
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Votazione del 29 novembre | 04.12.2020 |
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L’Iniziativa multinazionali responsabili si è infranta conto lo scoglio dei Cantoni conservatori. Pur ottenendo la maggioranza del voto popolare (50,7%), il testo è stato accettato solo da una minoranza di Cantoni (8,5). L’iniziativa non entrerà quindi in vigore. Di questo risultato e dell’accesa campagna ne abbiamo discusso con l’ex senatore ticinese Dick Marty, copresidente del comitato dell’iniziativa. |
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Votazione del 29 novembre | 04.12.2020 |
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A come Arancione Alle finestre, sui balconi o nei giardini: le bandiere arancioni dell’Iniziativa hanno colorato la Svizzera come non mai. Il risultato premia e rattrista le migliaia di volontari di quella che è stata la più grande campagna politica della società civile. Come l’onda viola dello sciopero delle donne anche l’onda arancione non potrà essere ignorata. |
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Giusitizia | 03.12.2020 |
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L'atteso processo di Alieu Kosiah, il cittadino liberiano accusato di crimini di guerra per le molteplici atrocità commesse in Liberia in qualità di comandante di un gruppo armato, è iniziato questa mattina al Tribunale penale federale di Bellinzona (Tpf). Il dibattimento ha però preso il via senza l'assenza di coloro che affermano di essere le vittime delle atrocità commesse nella seconda metà degli anni novanta. Ecco il punto della situazione di un processo che, comunque vada, è già stato definito "storico". |
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Votazione del 29 novembre | 26.11.2020 |
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Le multinazionali svizzere temono una legislazione forte e vincolante per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani o la protezione dell'ambiente. Lo dimostra la loro ferma opposizione all'Iniziativa multinazionali responsabili: le grandi imprese prediligono i meccanismi volontari che si traducono in semplici rapporti con cui viene autocertificato il loro sforzo in termini sociali e ambientali. Quando poi, come lo fa il testo dell'Iniziativa, si chiede che un tribunale civile elvetico possa giudicare un'impresa svizzera accusata di aver violato i diritti umani all'estero, le organizzazioni mantello dell'economia rispondono che si tratta di un approccio “neocolonialista”. Non bisogna, a loro dire, interferire con la giustizia locale. |
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Reportage | 23.11.2020 |
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La notte tra il 16 e il 17 ottobre diversi attivisti hanno preso possesso dei terreni dell’impresa cementifera Holcim sulla collina del Mormont. L’obiettivo è quello di bloccare l’estensione di una cava che distruggerebbe un’importante zona naturale. Ma l’occupazione è anche un mezzo per concretizzare gli ideali di questi giovani traditi da una politica e un’economia che poco fanno per combattere gli effetti del cambiamento climatico. Siamo andati ad incontrarli. |
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Votazione del 29 novembre | 17.11.2020 |
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«I fatti sull'iniziativa multinazionali. Per forgiare la vostra opinione leggete il nostro dossier» si legge su un banner pubblicitario che compare a fianco degli articoli sul tema “Multinazionali responsabili» pubblicati online dai vari giornali dell'editore TX Group (ex Tamedia), tra cui Tages Anzeiger, 24heures o Tribune de Genève. Con un click si arriva sul sito en-fait.ch. Di che si tratta? Andiamo a vedere. |
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Altri sguardi | 11.11.2020 |
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Professore di antropologia e direttore dell'Istituto di etnologia all'Università di Strasburgo, l'antropologo ticinese Geremia Cometti (in mezzo nella foto) ha lavorato a lungo nelle Ande peruviane. Qui ha studiato la percezione del cambiamento climatico e l'impatto del settore estrattivo sulle comunità indigene andine di lingua quechua. Di passaggio in Ticino, dove è stato ospite con Dick Marty di una serata organizzata da Comundo sull'Iniziativa multinazionali responsabili, lo abbiamo intervistato proprio per cercare di capire meglio il suo lavoro e le relazioni tra quanto osservato in Sudamerica e la Svizzera. |
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General Electric-Alstom | 05.11.2020 |
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Nel 2014, l’americana General Electric (Ge) acquista la divisione energia del gruppo francese Alstom e crea un colosso mondiale del settore energetico. Un’operazione da 14 miliardi di dollari che si è però rivelata catastrofica. A pagarne le conseguenze sono i lavoratori, tra i quali le migliaia di persone impiegate nelle sedi del Canton Argovia. |
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Clima e ambiente | 03.11.2020 |
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Un primo passo verso una politica climatica ambiziosa oppure un guscio vuoto, costoso e che nuocerà soprattutto alle fasce più deboli della popolazione: la sinistra parlamentare e gli scioperanti per il clima (così come altri partiti di estrema sinistra) non condividono la stessa visione della Legge sul CO₂. Il referendum lanciato da sinistra ha fatto arrabbiare non poco i rappresentanti politici del Partito socialista e dei Verdi che, in Parlamento, si sono battuti alla ricerca di un compromesso accettabile per una legge che, così come era stata invece disegnata due anni fa, appariva vuota e privata del minimo impatto. area ha deciso di dare voce alle due visioni attraverso un'intervista a due consigliere nazionali. In questo articolo trovate quella a Stéphanie Prezioso (Ensemble à gauche, Ginevra) |
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Clima e ambiente | 03.11.2020 |
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Un primo passo verso una politica climatica ambiziosa oppure un guscio vuoto, costoso e che nuocerà soprattutto alle fasce più deboli della popolazione: la sinistra parlamentare e gli scioperanti per il clima (così come altri partiti di estrema sinistra) non condividono la stessa visione della Legge sul CO₂. Il referendum lanciato da sinistra ha fatto arrabbiare non poco i rappresentanti politici del Partito socialista e dei Verdi che, in Parlamento, si sono battuti alla ricerca di un compromesso accettabile per una legge che, così come era stata invece disegnata due anni fa, appariva vuota e privata del minimo impatto. area ha deciso di dare voce alle due visioni attraverso un'intervista a due consigliere nazionali. In questo articolo trovate quella a Greta Gysin (Verdi, Ticino). |
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Calcio malato | 29.10.2020 |
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Professore di diritto penale all’Università di Basilea, Mark Pieth è da poco in pensione. Esperto riconosciuto a livello mondiale e voce critica della giustizia elvetica, era stato chiamato dalla Fifa per riorganizzare la sua governance interna. Ma quando ha visto che non era ascoltato se ne è andato sbattendo la porta. Lo abbiamo intervistato a margine del processo in corso al Tribunale penale federale e che vede alla sbarra due protagonisti dello scandalo di corruzione legato alla Federazione internazionale di calcio: Jérôme Valcke, ex segretario generale et Nasser Al-Khelaifi, patron del Paris Saint Germain e del colosso mediatico qatariota Bein Media. La sentenza dovrebbe arrivare domani. |
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Materie prime | 20.10.2020 |
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Nel 2019, una piccola fonderia di Riva San Vitale è stata multata dall’Amministrazione federale delle dogane per avere importato dell’oro africano non marchiato correttamente. Il metallo prezioso era stato importato a mano ed era fornito tramite una società di Zugo che fa capo ad un pregiudicato noto per le sue pratiche opache nel mondo dei metalli preziosi. Il fornitore è stato segnalato alla Procura del Canton Ticino. Questa vicenda, di cui abbiamo riferito nell’ultima edizione cartacea di area, mette ancora una volta in luce tutti i rischi, anche reputazionali, del luccicante settore aurifero svizzero. |
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Colletti sporchi | 19.10.2020 |
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Un anno dopo la storica condanna di Gunvor, una nuova inchiesta di Public Eye rileva come un altro gigante delle materie prime svizzero, Vitol, abbia versato denaro ad una misteriosa quanto opaca società di Hong Kong. Una società controllata da un ristoratore parigino che, in Svizzera, era già stato condannato per essere stato un prestanome proprio nel caso Gunvor. |
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Campagne | 12.10.2020 |
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La Svizzera si colora di arancione. Sono sempre di più, infatti, le bandiere appese ai balconi e alle finestre a ricordarci che la campagna per l’Iniziativa multinazionali responsabili sta entrando nel vivo. Uno sventolio che testimonia anche come la forza di questo progetto che mira ad ancorare nella costituzione federale la responsabilità delle imprese venga dal basso: dai cittadini e dalla società civile. |
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Colletti sporchi | 07.10.2020 |
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Dopo Pkb e J. Safra Sarasin, una terza banca svizzera è nel visore del Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) nell'ambito dell'affare Petrobras: la Banque Cramer & Cie Sa. L’informazione è stata confermata ad area da una portavoce della Procura federale, la quale aggiunge che la procedura penale è stata aperta il 1 luglio del 2020 e porta sui sospetti di «carente organizzazione interna della banca che non avrebbe permesso a quest’ultima d’evitare di commettere il reato di riciclaggio di denaro». La portavoce aggiunge che, lo stesso giorno, un altro incarto penale è stato aperto contro due persone fisiche per sospetto di riciclaggio. Al momento non vengono fornite ulteriori informazioni, ma la filiale di Lugano dell’istituto ginevrino sembrerebbe essere al centro dell’indagine. Ecco perché. |
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Affari esteri | 07.10.2020 |
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Negli ultimi giorni la situazione nella regione, tesa da anni, è precipitata. Tanto che ormai è guerra. La disputa per questo pezzo di terra senza sbocco sul mare da parte dell’Azerbaigian e l’Armenia ha le sue radici nella dissoluzione dell’impero sovietico. Dimenticata dal resto del mondo, questa parte del Caucaso meridionale (ufficialmente appartenente all’Azerbaigian, ma abitata in gran parte da armeni che ne chiedono la secessione) vive in un limbo da più di un quarto di secolo. Da quando cioè, nel 1994, si è trovato un accordo ad un conflitto che fece migliaia di morti e centinaia di migliaia di profughi da entrambe le parti. |
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Multinazionali irresponsabili | 06.10.2020 |
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Il 29 novembre si voterà sull’Iniziativa multinazionali responsabili. Oggi il Consiglio federale ha ribadito il suo mantra: estendere la responsabilità delle imprese svizzere attive all’estero anche alle loro filiali e ai fornitori economicamente dipendenti è eccessivo e rischia di mettere a repentaglio posti di lavoro. La posizione espressa dal Governo non sorprende se consideriamo tutto quanto è successo dietro le quinte del processo parlamentare. Di rado un’iniziativa popolare ha avuto un iter così lungo, travagliato e caratterizzato da manovre d’ostruzionismo, come questa che chiede alle più grosse imprese svizzere di rispettare anche all’estero i diritti umani e le norme ambientali. Eccone un resoconto. |
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Multinazionali irresponsabili | 01.10.2020 |
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Ricordate il polverone sollevato nel 2019 dal viaggio di Ignazio Cassis in Zambia? Il Consigliere federale era stato criticato per la sua visita alla miniera di rame della Glencore a Mufilura e per un suo tweet dove si era detto impressionato dagli sforzi per la modernizzazione dell’impianto. Un commento euforico che la stessa controversa multinazionale ha poi utilizzato per farsi pubblicità. Di recente, dallo Zambia, sono giunte due notizie di carattere giudiziario che rendono ancor più imbarazzante il siparietto promozionale organizzato da Ignazio Cassis. |
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| 30.09.2020 |
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A Lugano, in una palazzina nera e di vetro vicino a Paradiso, c'è la sede della Banca Credinvest. Creato nel 2004, l'istituto non ha mai fatto parlare molto di sé. Ecco però che una notizia potenzialmente esplosiva viene a rompere la tranquillità di questa banca molto discreta. Una decisione del Tribunale amministrativo federale (Taf) resa nota dal sito specializzato Gotham City rivela che il piccolo istituto ticinese è stato infiltrato da alcuni imprenditori venezuelani sospettati di corruzione. La Finma, l'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari, conduce una procedura d'enforcement. |
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Lotta agli abusi | 25.09.2020 |
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L’iniziativa dell’Udc contro la libera circolazione in votazione il 27 settembre rappresenta una minaccia anche per la preziosa attività svolta dall’Associazione interprofessionale di controllo (Aic), l’ente che raggruppa 19 rami professionali dell’edilizia e dell’artigianato ticinesi, creato nel quadro delle misure d’accompagnamento agli accordi bilaterali sottoscritti dalla Svizzera con l’Unione europea. |
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Calcio sporco | 22.09.2020 |
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È un calcio malato. Un calcio corrotto dove a farla da padrone sono l'avidità e i milioni dei diritti tv. Soldi, tanti soldi, finiti nelle tasche di chi, da Zurigo, governava il lucroso business del pallone. È questo il quadro che emerge dal processo in corso al Tribunale penale federale (Tpf) di Bellinzona nell'ambito dell'inchiesta più importante del cosiddetto Fifagate, l'affare di corruzione legato alla Federazione internazionale di calcio. Un processo che area ha potuto seguire in questi giorni e che non solo racconta il disgustoso dietro le quinte di questo sport. Ad emergere sono anche le difficoltà del Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) nel condurre un'inchiesta macchiata dagli incontri non protocollati con la Fifa – che hanno portato alle dimissioni del Procuratore generale Michael Lauber – e che ha dovuto, all'ultimo, rivoluzionare l'accusa a causa di un accordo stipulato tra la stessa Federazione e uno dei tre imputati, Nasser Al-Khelaifi. La partita in tribunale non è ancora conclusa. Ora, all’inizio del secondo tempo (oggi è in corso la requisitoria dell'Mpc; da domani parleranno le difese), ecco una breve cronaca di quanto abbiamo potuto osservare dai nostri spalti privilegiati. |
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Lavoro & dignità | 10.09.2020 |
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"Quello che ho visto sotto questa montagna mi ha fatto schifo. Ho imparato cosa significa lavorare in un cantiere dove vigeva un’omertà mafiosa e le più basilari norme di sicurezza sono state calpestate», spiega Pascal Annen, esperto elettricista attivo nei cantieri Alptransit di Faido e in seguito al Ceneri. Due cantieri, stesso committente, ma due mondi diversi. Nella tratta finale di Alptransit, si lamentano incidenti, lacune nella sicurezza, turni infernali, soprusi, minacce e quei sospetti, mai del tutto levati, d’infiltrazioni criminali. È in questo contesto che, il 21 settembre del 2010, ci scappa il morto. Pietro Mirabelli, operaio d’origine calabrese, minatore figlio di minatore, lancista esperto assunto qualche mese prima, viene travolto da 400 chili di roccia staccatasi da un’altezza di 8 metri. Altri problemi seguiranno con nella fase del materiale ferroviario, coraggiosamente denunciate da lavoratori, appoggiati da Unia, che hanno portato all’apertura di un’inchiesta penale ancora in corso.
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Lavoro & società | 08.09.2020 |
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Dopo la pausa estiva si sono succeduti gli annunci di importanti licenziamenti: Manor, Bucherer, Der Touristik e Credit Suisse che potrebbe tagliare fino a 500 impieghi nella Confederazione. Altre aziende avevano già fatto annunci analoghi prima delle ferie: Schindler, Sulzer, Mikron, Ewag, Landis + Gyr e altre ancora. La Segreteria di Stato dell’economia (Seco) ha ricevuto 139 notifiche di licenziamenti di massa solo tra marzo e giugno. Sono interessati circa 8.000 dipendenti. A questo vanno aggiunti i licenziamenti che sfuggono ai radar mediatici. «Sarà un autunno molto caldo sul fronte economico, perché sta per scoppiare un incendio (doloso) che brucerà numerosi posti di lavoro e farà fallire diverse aziende per svariati motivi, aumentando in maniera drammatica la disoccupazione, ben oltre ciò che le statistiche ufficiali possono mostrare» afferma Sergio Rossi, professore ordinario di macroeconomia e di economia monetaria all’Università di Friburgo.
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Moda fiscale | 01.09.2020 |
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«Oltre 2,5 miliardi di franchi. Un utile netto così, in Ticino, non si era mai visto. E, probabilmente, mai più si vedrà. I risultati registrati nel 2018 dalla Luxury Goods International di Cadempino (Lgi) – la società che gestisce i marchi del lusso del gruppo Kering – hanno dell’incredibile». Cominciava così un articolo pubblicato su area esattamente un anno fa. La realtà dei fatti ci ha smentito: il nuovo articolo potrebbe iniziare esattamente allo stesso modo. Già, perché anche per il 2019 la filiale ticinese della multinazionale della moda con ha realizzato il medesimo utile netto da capogiro: 2,5 miliardi di franchi. Il dato lo si trova nei bilanci della Kering Luxembourg, la società bucalettere del Gran Ducato che, fino alla fine dello scorso, anno controllava il 100% della Lgi. Ma come è possibile? |
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Lavoro & dignità | 31.08.2020 |
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Il numero è preciso: 476. Sono gli impieghi che Manor intende tagliare per accelerare la sua «trasformazione strategica». Di norma il «più grande gruppo di grandi magazzini della Svizzera» è avaro di dati: la sua cifra d’affari e i suoi utili non sono pubblicati da anni. Poco note sono anche le informazioni sul gruppo che controlla Manor: una holding ginevrina molto discreta e dietro cui si cela una ricchissima famiglia. E che oggi sembra puntare su altri settori più redditizi. |
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Colletti sporchi | 02.08.2020 |
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Hanno riciclato più di 10 milioni di euro d'origine criminale nelle banche ticinesi. Ma i colpevoli, persone considerate vicine alla criminalità organizzata napoletana, non andranno dietro le sbarre. Per lo meno in Svizzera. Come reso noto il 30 luglio da Gotham City, due fratelli italiani sono infatti stati condannati dal Ministero pubblico della Confederazione (Mpc) a sei mesi di prigione con la condizionale. Una condanna che appare leggera, ma che va controbilanciata dall'importante confisca dei prodotti del reato: circa 8,6 milioni di franchi depositati sui conti bancari ticinesi, ai quali vanno aggiunti un milione di franchi e diverse centinaia di migliaia di euro in contanti, oltre a orologi e diversi diamanti, finiranno infatti nelle casse della Confederazione. |
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Altri sguardi | 23.07.2020 |
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Terra del Fuoco, Patagonia cilena. Un labirinto di isole e canali in prossimità dell'Antartide, in cui da oltre sei mila anni vivono gli Yagan, la comunità più australe del mondo. Oggi ne rimangono un centinaio che vivono nei pressi di Puerto Williams, base militare sull'isola di Navarino. Sterminati dai conflitti, dalle persecuzioni e dalle malattie infettive, gli Yagan resistono. Una resistenza che si è consolidata anche grazie ad una battaglia, vinta, contro una multinazionale del salmone che, con i suoi allevamenti intensivi, avrebbe distrutto quello che per gli Yagan è la loro terra: il mare. |
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Soldi sporchi | 16.06.2020 |
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Nel 2011, allo scoppio delle Primavere arabe, si è scoperto che la Svizzera era la cassaforte preferita dei cleptomani da poco destituiti. Il tunisino Ben Ali, l’egiziano Mubarak e vari dignitari libici del colonnello Gheddafi: tutti avevano i propri conti milionari nei forzieri elvetici. All’appello mancavano i denari di un altro despota coinvolto dalle sommosse popolari: Ahmed Ali Abdullah Saleh, allora presidente dello Yemen, uno degli Stati più poveri del mondo. Un Paese che, anche a seguito di quei moti partiti nell’inverno del 2011, è piombato in una terribile guerra civile che ha causato decine di migliaia di vittime e milioni di sfollati. Potevano forse non esserci i soldi del regime yemenita in Svizzera? Certo che no. È di qualche giorno fa la notizia – resa nota dal sito d’investigazione romando Gotham City – che proprio nel momento in cui nello Yemen scoppiava la rivoluzione, Ubs ha autorizzato dei misteriosi clienti yemeniti a trasferire 65 milioni di dollari verso una banca di Singapore. |
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Ginevra | 11.06.2020 |
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È il 2015 quando, Souleymane - nome di fantasia per una storia vera - viene approcciato dalla Top Clean, una ditta di pulizie di Ginevra. All'epoca l'uomo, originario del Sudan, risiede in un centro di accoglienza per richiedenti l'asilo e dispone di un permesso F. Quello per le persone ammesse provvisoriamente. Souleymane è speranzoso: ha finalmente un posto di lavoro, nell'ambito – quello delle pulizie – per il quale aveva seguito una formazione appena sbarcato in Svizzera. È così che nelle fredde notti invernali gira per il Cantone a ramazzare i vari Mc Donald's, catena che aveva affidato al suo datore di lavoro il mandato per pulire i suoi ristoranti. Ma la speranza si scontra presto con i dubbi, quando, dopo aver lavorato per un mese ogni sera, non vede traccia di un franco. |
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Ticino | 02.06.2020 |
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Tagli alla Precicast di Novazzano: secondo quanto appurato da area tre impiegati d’ufficio e 23 interinali sono stati lasciati a casa in queste ore. Dopo la Mikron a metà aprile, ecco un’altra impresa che licenzia dopo aver beneficiato di soldi pubblici. Fondata nel 1970 e specializzata in componenti per l’industria, l'azienda è stata acquisita nel 2018 dal gruppo Georg Fischer, basato a Sciaffusa. Un anno prima la ditta del Mendrisiotto aveva firmato un accordo da 750mila franchi con il Cantone: soldi destinati ad un investimento materiale come previsto dalla Legge per l’innovazione economica (Linn).
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Italia | 29.05.2020 |
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In Italia, l'emergenza sanitaria ha avuto il merito di rendere più visibili gli invisibili. Ci si è accorti che in fondo alla filiera della frutta e della verdura non solo c'erano braccia, ma donne e uomini. Persone, in gran parte stranieri, che vivono in veri e propri ghetti in condizioni disumane. Senza permessi e senza diritti. Senza la possibilità di muoversi per andare a lavorare liberamente e alla mercé dei caporali. Il fatto, poi, che le misure di confinamento abbiano creato una penuria di braccianti agricoli stagionali, provenienti in particolare da Romania e Bulgaria, ha suscitato un certo allarme. Il rischio era che la verdura e la frutta non potesse essere raccolta. È così che, anche a seguito di una campagna lanciata dal mondo delle associazione e dei sindacati, si è cominciato a parlare di regolamentazione. |
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Ticino | 22.05.2020 |
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Una piazzetta nel nucleo vecchio di Lamone. Due musicisti e un piccolo pubblico: dei bambini che ballano, qualcun altro che applaude dalle finestre e noi, pochi adulti, a debita distanza. A respirare normalità. Il merito è di tre persone: Andrea e Luca, i musicisti che formano i Make Plain, e Alberto, che li ha invitati per inserire la scena nel documentario che sta girando. Sono esempi di persone che vivono di cultura, un settore inevitabilmente bloccato dal Covid-19 ma che questo stesso virus ha reso più necessario. |
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Il caso | 14.05.2020 |
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Duferco, la multinazionale dell'acciaio basata in Lussemburgo, ma con radici e centro d'interessi in Ticino, ha ricevuto 211 milioni di aiuti di stato illegali da parte delle autorità della Vallonia. Denaro pubblico che ora dovrà essere restituito al Belgio. Questo a seguito di una recente sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea. |
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Il caso | 07.05.2020 |
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Di fronte al dibattito sui sette giornalisti della Rsi prestati allo Stato maggiore cantonale di condotta (Smcc) per la gestione della crisi del Covid-19, abbiamo deciso di saperne di più. Su nostra richiesta, il direttore Maurizio Canetta ci ha inviato una copia della convenzione che siamo così ora in grado di commentare. I dettagli finora non erano noti: si rimandava sempre al comunicato stampa del marzo 2019 che indicava, come unico interlocutore, il Consigliere di Stato Norman Gobbi. Diciamo subito che il dietrofront chiesto da più parti appare impossibile: la convenzione, entrata in vigore nel marzo 2019, ha una durata di dieci anni e può «essere disdetta dalle parti con un anno di preavviso dalla scadenza, al più presto il 28 febbraio 2028». |
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L'intervista | 01.05.2020 |
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L'amministrazione e il Consiglio federale in passato «non hanno mai preso sul serio» i rischi legati allo scoppio di una pandemia. Anche se l’arrivo di un virus come il Covid-19 era ampiamente preventivabile. Ad affermarlo è l’ex consigliera nazionale socialista Susanne Leutenegger Oberholzer, che già nel 2006 con un atto parlamentare sollecitò il Consiglio federale ad esprimersi sulle conseguenze di una pandemia per l'economia mondiale e svizzera. area l’ha contattata per un commento alle risposte del governo di ieri e di oggi. |
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Un progetto ticinese | 23.04.2020 |
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Da un lato i potenti gettiti che irrigano le terre assetate. Dall’altro le braccia che portano innaffiatoi riempiti tramite una pompa a pedali. A pochi metri una dall’altra, sul Piano di Magadino, convivono realtà agricole diverse. La cooperativa in costituzione Seminterra produce piantine e ortaggi biologici attraverso un approccio collettivo e solidale. Ne parliamo con uno dei promotori. |
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Agricoltura | 23.04.2020 |
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Da anni il giornalista Stefano Liberti viaggia per il mondo per raccontare storie e dinamiche dell'agricoltura. In questi anni ha scritto articoli e libri che parlano di accaparramento delle terre agricole nel Sud del mondo, di filiere agro-alimentari (pomodoro, soia, maiali eccetera) o del potere crescente della grande distribuzione. Lo abbiamo intervistato per capire alcune delle fragilità del sistema agricolo internazionale emerse nel contesto della pandemia del Covid-19. |
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Oltreconfine | 20.04.2020 |
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Lunedì mattina, 20 aprile 2020. Già dal primo mattino, ai valichi di confine tra l'Italia e il Ticino, si assiste alle prime code di frontalieri diretti in Svizzera. Per parte di loro, si ricomincia. Al momento del blocco totale, i lavoratori italiani che si muovevano ancora verso il Ticino erano circa 11.000, di cui 4.000 impiegati nel settore socio-sanitario. Con la prima apertura di Pasquetta, con l'allentamento nei settori del giardinaggio e dell'edilizia individuale, si è arrivati a circa 13.000 passaggi quotidiani. Da oggi, le cifre dovrebbero aumentare di molto, e superare le 20.000 persone. L'apertura ticinese desta grossa preoccupazione oltre confine dove i sindacati hanno reagito con un comunicato molto critico. Per sapere quale sia il sentimento del fronte sindacale in Italia abbiamo intervistato Giuseppe Augurusa, responsabile nazionale per i frontalieri della Cgil. |
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Il caso | 09.04.2020 |
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Lo scorso 13 febbraio, l’Ente ospedaliero cantonale (Eoc) comunica su Twitter di aver inviato 17.000 mascherine a Wuhan, come sostegno per l’epidemia che colpisce la Cina. Meno di due mesi dopo, il 6 aprile, a Ginevra atterra un cargo cinese con a bordo 2,5 milioni di mascherine destinate agli ospedali svizzeri, tra cui quelli dello stesso Eoc. Col Covid-19, lo abbiamo appreso, tutto cambia velocemente; questo esempio lo dimostra in maniera chiara. Così come dimostra un’altra cosa: il dilettantismo della Svizzera di fronte alla pandemia. |
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Vizi capitali | 09.04.2020 |
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È il 26 novembre del 2018, quando un “manager di transizione” del gruppo britannico Luxfer Holding Plc annuncia la chiusura del sito industriale. A Gerzat, nella banlieu Nord di Clermont-Ferrand, gli operai sono increduli. La lista di comande è lunga un'infinità e la fabbrica funziona bene. Inoltre, lo stabilimento era stato acquisito nel 2001 per pochi euro ad una società nazionalizzata: sono dunque i contribuenti francesi che hanno finanziato i macchinari e il savoir-faire dell'impresa. Eppure la casa madre decide che lo stabilimento francese va chiuso. L'unica fabbrica europea attiva nella produzione di bombole per l'ossigeno d'alluminio, oltre la metà delle quali destinate ad uso medico, viene così bloccata nel giugno del 2019. |
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Socialità | 31.03.2020 |
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C'è preoccupazione nel settore dell'assistenza sociale in Ticino. Se tutti noi siamo vulnerabili di fronte a questo virus, ci sono categorie di persone che lo sono di più. Pensiamo, oltre agli anziani, a tutte quelle persone con disabilità mentali che sono ospiti di residenze protette oppure che frequentano centri e laboratori diurni. Un conto è fermare l'economia (anche se, abbiamo visto, le sensibilità variano), altra cosa è limitare la socialità. Quale è l'impatto del Covid-19 e delle misure prese dalle autorità sulla vita di queste persone e sui loro famigliari? Abbiamo cercato di capirlo facendo un breve giro d'orizzonte in questo settore dove operano molte lavoratrici e lavoratori impegnati al massimo per far fronte ad una situazione molto delicata. |
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Telelavoro | 26.03.2020 |
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«Prima dell’emergenza Covid-19 la possibilità di lavorare da casa era molto remota. Passata l’epidemia, invece, diventerà realtà. Questo perché il virus ci ha obbligati ad utilizzare quella che prima era solo una facoltà malvista, che si è in concreto rilevata una valida alternativa». Giacomo lavora in un ufficio di Lugano e, come molti di noi, da qualche giorno è in modalità telelavoro. area ha raccolta la sua e altre testimonianze. |
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Paradisi fiscali | 13.03.2020 |
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È considerato il più importante commerciante d’acciaio del mondo e l’unica multinazionale con sede in Ticino. È la Duferco di Lugano, capostipite e fiore all’occhiello della piazza di trading del Ceresio. Nonostante la sua importanza di lei si sa poco o nulla. Chi la controlla? Quali sono i suoi utili? Attraverso documenti ufficiali area ha ricostruito la sua struttura societaria. Quello che emerge è una galassia complessa che si dirama in diversi paradisi fiscali. |
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Colletti bianchi | 27.02.2020 |
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Sedici mesi con la condizionale per aver riciclato 60 milioni di franchi tra Ginevra e Lugano. La pena inflitta ieri dal Tribunale penale federale (Tpf) a B.F., un operatore finanziario svizzero-brasiliano, nell'ambito del primo processo in Svizzera per l'affare di corruzione Petrobras, è tutto sommato lieve. Lo ha ammesso anche la giudice unica Nathalie Zufferey che da un lato ha sottolineato il fatto che si è di fronte alla “grossa criminalità economica”, ma dall'altro ha rilevato la totale collaborazione dell'imputato. Una collaborazione che non si è limitata all'ammissione dei fatti: l'uomo, difeso dal consigliere nazionale Plr Christian Lüscher, ha portato nuovi elementi sul tavolo degli inquirenti e ha testimoniato anche nell'ambito di altre inchieste penali. B.F., si è detto ieri in aula, "ha fornito spiegazioni circostanziate sulle implicazioni di terzi, tra cui degli intermediari finanziari svizzeri". Gli elementi emersi dalle indagini hanno infatti messo in luce il sofisticato meccanismo finanziario che ha permesso a milioni di dollari sporchi di atterrare nelle banche svizzere. Le conoscenze del condannato potrebbero ora rilevarsi decisive nell'ambito di altre procedure penali. Su tutte quella che riguarda la banca Pkb di Lugano. |
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AiuTI alle aziende | 13.02.2020 |
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Venti milioni di franchi per il quadriennio 2020-2023. È il nuovo credito quadro che il Consiglio di Stato ticinese vuole destinare a sostegno delle imprese nell’ambito della Legge sull’innovazione economica (LInn). Una proposta senza dubbio interessante, già promossa in passato e che mira a promuovere l’innovazione e l’impiego in Ticino. Una strategia dietro cui, però, si celano anche aspetti critici e sensibili. |
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L'intervista | 13.02.2020 |
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«2000-2020. Vent’anni controvento». Si presenta così una densa brochure promossa dall’Asp, l’Associazione per la difesa del servizio pubblico che negli ultimi due decenni in Ticino si è battuta su più fronti contro chi ha voluto togliere competenze e compiti allo Stato. Tracciamo un bilancio con Graziano Pestoni, presidente dell’Uss Ticino e Moesa nonché primo segretario dell’Asp. |
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La sentenza | 22.01.2020 |
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Dopo anni di battaglia giudiziaria Yasmine Motarjemi può finalmente gioire. Con una sentenza dello scorso 7 gennaio, un Tribunale vodese ha condannato Nestlé per violazione della legge svizzera sul lavoro e riconosciuto le responsabilità della multinazionale di Vevey. Ex responsabile della sicurezza alimentare della multinazionale, Yasmine Motarjemi era stata isolata, mobbizzata e poi licenziata a seguito delle sue denunce sui disfunzionamenti nei sistemi di controllo. La sua storia raccontata ad area. |
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| 11.12.2019 |
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Ancora una volta il Ticino, le sue banche e le sue società di comodo sono al centro di una vicenda internazionale legata alla corruzione. L’affare, questa volta, coinvolge la Techint, il colosso industriale italo-argentino controllato dalla ricchissima famiglia Rocca, produttore di acciaio e costruttore di gasdotti e oleodotti in tutto il mondo. Oggi, 11 dicembre 2019, a Milano comincerà l’udienza preliminare nell’indagine che vede imputata la società e tre membri della famiglia proprietaria. L’accusa, sintetizzata nella richiesta di rinvio a giudizio firmata il 30 settembre dai pm Donato Costa e Isidoro Palma, è quella di avere versato mazzette milionarie a dei dirigenti della società statale brasiliana Petrobras. Soldi in cambio di appalti che sono partiti da Lugano dove, secondo gli inquirenti italiani, le operazioni occulte di Techint avrebbero avuto la loro cabina di regia. |
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I casi Mikron e Schindler | 04.12.2019 |
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Sono due i casi di licenziamenti nell’industria ticinese di cui hanno riferito le cronache in questi giorni. Due importanti aziende come la Mikron e la Schindler hanno annunciato il taglio di personale. In totale una cinquantina di persone ha perso il posto di lavoro. I motivi alla base di queste scelte sono diversi. Un denominatore comune però c’è: nonostante gli utili milionari queste aziende attive a livello mondiale e che si definiscono “socialmente responsabili” hanno deciso di tagliare dei posti di lavoro in Ticino. |
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Politica federale | 21.11.2019 |
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Diversi eventi organizzati dal Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae) sono sponsorizzati da multinazionali, alcune delle quali controverse. È quanto emerge da una lista ottenuta da area tramite la Legge sulla trasparenza. Washington, 12 settembre 2018. L’ambasciata svizzera organizza la tradizionale Soirée Suisse. Un evento mondano dove, tra cocktail e raclette, s’incrociano diplomatici e businessman. Si brinda a nuove opportunità di mercato: non è un caso, quindi, se l’evento è finanziato da sponsor privati. Nestlé ha messo sul tavolo 50.000 franchi, Ubs e Zurich 20.000. Segue tutta una serie di imprese svizzere e americane che hanno sganciato tra i 15.000 e i 5.000 franchi.
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Lavoro interinale | 07.11.2019 |
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Le statistiche dimostrano l’esplosione del numero di lavoratrici e lavoratori interinali impiegati in Ticino. La gran parte di questo personale è straniero ed è sempre più precarizzato. Ecco qualche dato. |
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Ambiente & Politica | 25.09.2019 |
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In questo 2019 le preoccupazioni legate al cambiamento climatico sono diventate un tema importante nel dibattito pubblico. In Svizzera, le manifestazioni dei giovani in favore del clima hanno avuto il merito di porre la questione ambientale al centro della campagna elettorale per le elezioni federali del prossimo mese di ottobre. Volenti o nolenti i partiti hanno così dovuto posizionarsi e riflettere in merito alla propria strategia climatica. In che modo? |
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Paradisi fiscali | 01.09.2019 |
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Oltre 2,5 miliardi di franchi. Un utile netto così, in Ticino, non si era mai visto. E, probabilmente, mai più si vedrà. I risultati registrati nel 2018 dalla Luxury Goods International (Lgi) di Cadempino – la società che gestisce i marchi del lusso del gruppo francese Kering – hanno dell’incredibile. Giganti farmaceutici e delle materie prime a parte, non vi sono altre aziende in Svizzera che possono vantare tali performance. Gli utili della Lgi, però, passano ogni anno inosservati. Non fanno clamore e non si trovano nelle cronache finanziarie. |
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Svizzera | 29.08.2019 |
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Formazione in metodi e tattiche dei servizi segreti e delle forze armate israeliane in Ticino. È quanto prevede il programma di un campo organizzato il prossimo ottobre a Scruengo, in Leventina, da una società israeliana composta da ex membri dell’esercito e dell’intelligence dello Stato ebraico. La formazione, destinata al personale attivo nell’industria della sicurezza privata, prevede l’apprendimento di arti marziali e l’utilizzo di armi da fuoco. A Berna un’interpellanza chiede al Consiglio federale se questa formazione non violi il monopolio esclusivo dell’uso della forza.
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L'intervista | 09.05.2019 |
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Lo scorso 25 aprile, il procuratore pubblico ticinese Moreno Capella ha rinviato a giudizio due dirigenti della Elia Costruzioni Sa. Avrebbero sfruttato 18 operai, sottopagandoli e approfittando del loro stato di bisogno. Pochi giorni prima, l’emissione Falò ha svelato i soprusi che hanno colpito alcuni lavoratori attivi sul cantiere AlpTransit (vedi intervista correlata). Casi isolati? Si direbbe di no. area ne ha parlato con il segretario regionale di Unia Enrico Borelli. |
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L'intervista | 17.04.2019 |
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Professore di storia all’Università di Losanna, impegnato a sinistra, Sébastien Guex sta scrivendo un libro sulla nascita del paradiso fiscale svizzero. Nel contesto della Riforma fiscale e del finanziamento dell’Avs (Rffa), su cui gli elettori svizzeri si esprimeranno il prossimo 19 maggio, area lo ha intervistato per cercare di capire come, da un punto di vista storico, la Svizzera sia diventata attrattiva per le multinazionali straniere e come le autorità elvetiche abbiano fatto fronte alle pressioni internazionali. |
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Il caso | 26.02.2019 |
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La conclusione di partenariati con imprese e istituzioni controverse, la presenza del suo presidente nel Consiglio di fondazione del World Economic Forum, oppure il finanziamento delle attività tramite delle “obbligazioni umanitarie”: la direzione presa dal Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) sotto la presidenza di Peter Maurer interroga. Per alcuni osservatori l’indipendenza e la neutralità della più prestigiosa istituzione umanitaria internazionale è messa a rischio. Così come la sicurezza dei delegati sul terreno. |
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Giustizia globale | 17.01.2019 |
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Sulla contestata visita di Ignazio Cassis alla miniera di Glencore in Zambia (si veda l'articolo "il ministro e l'impresentabile") area ha voluto sentire l’opinione di Dick Marty. L’ex consigliere agli Stati per il Plr è oggi co-presidente del Comitato dell’Iniziativa per multinazionali responsabili.
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Sanità e giustizia sociale | 12.09.2018 |
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Molte donne incinte continuano a vedersi esigere dalle proprie casse malati una partecipazione ai costi illegittima. Infatti, tutte le prestazioni legate alla gravidanza, e tutte le prestazioni generali in caso di malattia a partire dalla tredicesima settimana e sino a otto settimane dopo il parto, devono essere rimborsate. Lo prevede una modifica di legge entrata in vigore nel 2014. Eppure molti assicuratori continuano a inviare alle future mamme fatture che sono le stesse casse a doversi accollare. Malafede? Ignoranza? Diciture errate da parte dei fornitori di prestazioni? Non possiamo dirlo. Quel che è certo è che la confusione è tale che persino il Consiglio federale e l’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) hanno ammesso il problema.
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Svizzera | 30.08.2018 |
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E corre corre corre la locomotiva. Perlomeno quella degli affitti. La Divisione Immobili è ormai la motrice che traina gli affari delle Ferrovie federali svizzere (Ffs). Negli ultimi quindici anni, infatti, l’ex regia federale ha trasformato vecchie aree ferroviarie in uffici e appartamenti che oggi generano ricavi per centinaia di milioni di franchi annui. La strategia immobiliare del gruppo, il cui azionista unico resta la Confederazione, non piace però a tutti: alle lobby dei proprietari, certamente, ma anche a chi considera che le ferrovie, tentate dal profitto, abbiano puntato troppo sull’edilizia ad alto standing anziché su quella sociale.
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Vacanze | 27.06.2018 |
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Quest’anno la mia compagna è stata categorica: «In vacanza il telefono lo tieni spento. Niente e-mail e niente social. E non azzardarti a fare telefonate per quell’inchiesta che stai facendo». Un esempio personale per capire quanto il confine tra vita professionale e privata sia sempre più labile grazie anche allo sviluppo illimitato di Internet. Un momento estivo di vita offline, oltre che un diritto, può quindi solo essere salutare per tutti. |
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La sentenza | 19.04.2018 |
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È una vittoria di quelle importanti. Il Tribunale amministrativo federale (Taf) ha accolto un ricorso presentato da Unia contro il lavoro notturno sul cantiere del Ceva, la linea ferroviaria che collegherà la città francese di Annemasse alla stazione Cornavin di Ginevra. Il lavoro di notte era stato richiesto e autorizzato per far fronte ai numerosi ritardi – dovuti a dei ricorsi – con cui è confrontata l’opera. La decisione dei giudici fa finalmente chiarezza e mette un freno alla “moda” di concedere un’autorizzazione al lavoro notturno anche quando non vi è una reale necessità. Lavorare di notte ha infatti delle importanti ricadute negative sulla salute dei lavoratori. Proprio per questo è di principio vietato dalla legge.
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Fiscalità | 29.03.2018 |
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Il modello della Fashion Valley è al capolinea. Per anni il Ticino ha approfittato delle entrate fiscali generate dalle multinazionali della moda che, tramite trucchetti contabili, hanno trasferito in Ticino utili da capogiro. Un sistema parassitario a cui la comunità internazionale ha detto basta. Gli statuti fiscali speciali dovranno sparire mentre da qualche mese è in vigore una legge federale che impone alle multinazionali di presentare una rendicontazione nazionale della propria attività. Questo proprio nell’ottica di impedire il trasferimento degli utili negli Stati fiscalmente più attrattivi. Insomma, con o senza gli sgravi previsti dalla riforma cantonale (mirati a imprese a forte capitalizzazione), gli introiti generati da queste pratiche sono destinati a diminuire in modo consistente.
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Sanità e giustizia sociale | 22.03.2018 |
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Si tratta forse del caso più eclatante che dimostra come le case farmaceutiche dettino legge sui prezzi dei medicamenti. E di come per farlo utilizzino metodi molto discutibili. Per ostacolare un farmaco dal prezzo accessibile a vantaggio di un medicamento più costoso i due principali gruppi farmaceutici svizzeri hanno diffuso informazioni ingannevoli. I prodotti, perfettamente sovrapponibili, sono inoltre stati artificiosamente differenziati. Ciò che ha generato costi sanitari enormi. In Italia della vicenda se ne è occupata l’Antitrust e le autorità di perseguimento penale. In Svizzera le autorità affermano di avere le mani legate. |
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Informazione | 08.02.2018 |
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Dopo tante parole spese sull’ iniziativa No Billag, eccone ancora ventuno: un abc tra il serio e il faceto in vista della votazione del prossimo 4 marzo.
A come Ats Lo sciopero della rigorosa Agenzia Telegrafica Svizzera è un segno dei tempi. Chiusure, ristrutturazioni, concentrazioni, licenziamenti: il settore dei media è in chiara difficoltà. Qua e là nascono (e muoiono) progetti interessanti che mettono al centro il Giornalismo. Una professione che, nel settore audiovisivo, non può prescindere da un servizio pubblico forte. |
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Amazon arriva in Svizzera | 24.01.2018 |
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Amazon sbarca in Svizzera grazie ad un accordo siglato con la Posta. Non si sa ancora nei dettagli quando, ma l’arrivo del gruppo di Jeff Bezos dovrebbe concretizzarsi nel corso del 2018. Non si tratta di una novità assoluta: possiamo già ordinare su Amazon dalla Svizzera, tramite un sito estero, pagando separatamente le tasse doganali. Ma con la creazione di amazon.ch, la multinazionale americana rafforzerà la sua presenza nella Confederazione. |
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Giustizia globale | 17.01.2019 |
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Lo scorso 8 gennaio Ignazio Cassis visita una miniera della Glencore in Zambia. È la prima tappa del suo primo viaggio africano da ministro degli Affari esteri. Gilet giallo e caschetto, scattano le foto. Parte anche un tweet: «Impressionato dagli sforzi in favore della modernizzazione delle installazioni e della formazione dei giovani». Colui che dovrebbe portare avanti l’impegno della Svizzera in favore dei diritti umani e degli Obiettivi dello sviluppo sostenibile, sorride all’impianto che per anni ha nutrito di diossido di zolfo la cittadina di Mufulira. Poco dopo la multinazionale, commossa, ringrazia. Ma chi è la Glencore, la società di Baar sotto accusa negli Usa per corruzione, a cui il capo del Dfae ha deciso di rendere omaggio?
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| 22.03.2018 |
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In concomitanza con la recente assemblea annuale di Novartis, in alcuni Paesi si sono tenute delle azioni di protesta. Gli attivisti rimproverano alla multinazionale svizzera di non rispettare il diritto dei Governi di fare uso di un meccanismo legale per rendere i farmaci essenziali più accessibili. Tutto ciò fa seguito alla pubblicazione di una lettera scritta dal Ceo Joseph Jimenez e indirizzata al presidente colombiano Juan Manuel Santos. La missiva, rivelata dall’Ong Public Eye, è stata inviata nel giugno del 2016, una settimana prima che Bogotà adottasse una risoluzione per dichiarare d’interesse pubblico l’antitumorale Glivec, la cui licenza è detenuta da Novartis. Già lo scorso anno altri documenti rilevati da Public Eye avevano messo in luce i metodi con cui la multinazionale aveva minacciato la Colombia di fare intervenire un arbitrariato internazionale qualora il Governo decidesse – in tutta legalità – di creare un generico per il Glivec, un farmaco di cui necessitano i 200.000 colombiani che soffrono di leucemia.
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Ticino | 19.12.2017 |
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Oltre 50 milioni di sgravi per le grandi aziende e per i ricchi contribuenti. Una pillola amara che Governo e Parlamento ticinese hanno tentato di addolcire abbinandola a una caramellina definita “sociale”. Una politica che ricorda quella degli anni ‘90, quando si declamava di voler risollevare l’economia cantonale a suon di sgravi. |
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Sanità e lavoro | 30.11.2017 |
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È una vittoria importante quella conquistata dalla sinistra e dai sindacati lo scorso 26 novembre nel Canton Neuchâtel. Il 76% dei votanti ha infatti bocciato la decisione del Gran Consiglio, a maggioranza di destra, che voleva decretare la morte della Cct Santé 21, il Contratto collettivo nel settore sanitario. Un risultato degno di nota, ottenuto in un cantone dove la politica della salute è da anni al centro di un acceso dibattito. Dietro alla volontà della destra di smantellare il Ccl neocastellano, si nasconde infatti l’appetito di Genolier. Un gruppo privato che ha messo in campo tutta la sua forza politica per far valere le sue pretese. Ma questa volta i cittadini hanno detto di no esprimendo attaccamento a delle condizioni di lavoro di qualità.
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Lavoro e dignità | 12.10.2017 |
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Uno spauracchio di nome Mila si fa largo come un tarlo nei pensieri del personale tecnico di Swisscom. Mila è presente nelle pause, nelle discussioni tra colleghi, nelle comunicazioni con i superiori, nelle case dei clienti. Mila fa paura: fa pensare ad un futuro incerto, precario, peggiore. Ma chi è Mila?
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Il caso | 06.07.2017 |
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Dopo l’Ufficio del sostegno sociale (Ussi), il Consiglio di Stato ticinese ha deciso che anche l’Istituto assicurazioni sociali (Ias) esternalizzi ad una società d’incasso privata l’attività di recupero crediti. In questo caso si tratta degli oneri dell’assicurazione malattia (LAMal), soprattutto quelli antecedenti al 2005: premi, partecipazioni e altre spese non pagate alle casse malati dagli assicurati insolventi. Ad accaparrarsi questo mandato è stata una società di Paradiso, controllata da un gruppo con sede in Lussemburgo. Una scelta privatistica incomprensibile per l’ex capo dell’Ufficio dell’assicurazione malattia Bruno Cereghetti. |
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Globalizzazione | 22.06.2017 |
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Gli sposi non potevano essere più diversi. Da una parte il Ciad, uno degli Stati più poveri del mondo, dove il 38% della popolazione vive con meno di due dollari al giorno. Dall’altra Glencore, la multinazionale svizzera che impiega 155.000 persone e la cui cifra d'affari è stata di 153 miliardi di dollari nel 2016. La storia di questo matrimonio d’affari è un classico esempio di quella che viene definita “la maledizione delle risorse”, ossia quel paradosso per cui gli Stati ricchi di materie prime e le loro popolazioni non beneficiano delle entrate generate dalle ricchezze naturali a causa soprattutto della corruzione endemica. Nella suddivisione dei beni, il padre-padrone della sposa – il presidente del Ciad – mette in dote la ricchezza da poco scoperta, il petrolio; lo sposo – Glencore – fa valere la sua liquidità e, a suon di miliardi, ottiene pressoché la totalità dei diritti di esportazione di questo stesso petrolio. |
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Negozi di abbigliamento in crisi | 07.06.2017 |
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Ristrutturazioni, fallimenti, chiusure, licenziamenti: in Svizzera il settore dei negozi d’abbigliamento è in crisi profonda. Una delle principali cause di questa situazione è sicuramente la concorrenza che arriva dal commercio online, soprattuto a seguito dell’arrivo sul mercato svizzero di un colosso internazionale come Zalando. Di fronte al boom dei negozi virtuali e all’internazionalizzazione del commercio al dettaglio, le principali catene elvetiche sembrano avere accumulato un ritardo troppo consistente. |
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Criminalità globale | 27.04.2017 |
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Un processo unico e senza precedenti. Cinque giudici professionisti che hanno sentenziato sulla base dei “Princìpi guida sulle imprese e i diritti umani” del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite e che, tramite gli strumenti del diritto internazionale, hanno esaminato diversi capi d’imputazione e, sulla base di questi, hanno condannato la multinazionale statunitense Monsanto. Un’iniziativa che certo non ha nessuna valenza ufficiale ma che potrebbe avere un forte impatto simbolico per tutte quelle aziende che, mosse unicamente dalla ricerca del profitto, minacciano la salute degli esseri umani e la sicurezza del pianeta.
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L'inchiesta | 12.04.2017 |
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Quasi 23 milioni di euro. È questo l’ammontare che la società ticinese Co Engineering & Menagement Sa (Coem) ha fatturato, dal 2013 al 2016, all’Equatorial Congo Airlines (Ecair). Soldi pubblici africani versati in Svizzera in cambio della messa a disposizione di consulenti aeronautici all’inesperta compagnia nazionale della Repubblica del Congo. Una manna dal cielo per la sconosciuta Coem, creata soltanto qualche giorno prima di firmare un contratto dalle uova d’oro con un ministro di uno degli Stati più corrotti del mondo. Nel frattempo, sommersi dai debiti e dalla malagestione, gli aerei dell’Ecair sono bloccati a terra, mentre i dipendenti non ricevono il salario da nove mesi. |
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Trasparenza | 16.03.2017 |
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Il Consiglio federale vuole escludere dal campo di applicazione della legge sulla trasparenza (LTras) tutti i documenti relativi alle procedure di appalto della Confederazione. Lo si deduce dal messaggio concernente la revisione totale della legge federale sugli acquisti pubblici (LAPub), adottato dal Consiglio federale lo scorso 15 febbraio. Se il Parlamento si allineerà a questa decisione, per la popolazione e i media non sarà presto più possibile ottenere i documenti per valutare come le autorità gestiscono il denaro dei contribuenti nell’ambito di acquisti di beni e servizi.
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Maxi tangente ENI | 08.02.2017 |
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Più volte in passato la Eni ha utilizzato la Svizzera per le sue operazioni occulte. Già negli anni ‘80 e ‘90 il gruppo petrolifero controllato dallo Stato italiano si è servito di banche e società elvetiche per oliare gli ingranaggi delle commesse internazionali e per negoziare affari con paesi in guerra e regimi dittatoriali. Dalla Confederazione venivano anche gestiti i fondi neri che poi sono finiti nelle tasche dei top manager e dei referenti politici in Italia. In epoca più recente l’operato della Eni non sembra essere guarito dal morbo che da sempre attanaglia il mondo del petrolio. |
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Votazione sulla RII 3 | 21.12.2016 |
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Il discorso è noto: ridurre il carico fiscale permette di attirare nuovi contribuenti le cui contribuzioni compenseranno la diminuzione generale delle imposte. È questa, in sintesi, il credo su cui si fonda la terza riforma sulla fiscalità delle imprese (Rii III), su cui voteremo il 12 febbraio. Una riforma che aveva come obiettivo l'eliminazione degli statuti fiscali speciali ma che si è tradotta in un abbassamento generalizzato delle imposte per le (grosse) imprese. Per chi, come Unia, sostiene il referendum, l'assioma meno tasse uguale più entrate non funziona. |
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Politica dei trasporti | 06.12.2016 |
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Il nuovo orario ferroviario che entrerà in vigore il prossimo 11 dicembre si porta appresso una novità storica: mezz’ora di viaggio in meno sull’asse Nord-Sud. Tutto ciò grazie alla nuova galleria di base del San Gottardo, inaugurata in pompa magna lo scorso giugno e ora finalmente in funzione. Una storia di lotte e sofferenze (1 morto ogni 6,3 km), quella di Alptransit, ma anche di miliardi investiti dalla Confederazione in favore del trasporto su rotaia. Un appoggio al treno sempre sostenuto dalla popolazione alle urne e che fa della rete ferroviaria elvetica una delle più efficienti al mondo. Tuttavia, uno spauracchio comincia ad aggirarsi sulle nostre strade: i grandi bus di linea che oggi attraversano la Svizzera e, presto, potrebbero concorrenziare proprio la ferrovia. Sempre che non lo facciano già. Violando la legge. |
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Ticino | 23.11.2016 |
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Niente potrebbe essere più lontano. Lugano, con il suo lago, il clima quasi mediterraneo, e l’est dell’Ucraina, tutta acciaio e carbone, dove, nel Donbass, è in corso una guerra ormai dimenticata. Eppure un invisibile filo d’acciaio collega il Ceresio a queste terre ad est del fiume Dnipro. A unire le due regioni è il trading: parte dei prodotti siderurgici lavorati tra Donetsk e Dnipro è infatti venduta sui mercati internazionali tramite numerose società di commercio basate a Lugano. Negli ultimi anni i principali produttori ucraini e russi hanno aperto qui la loro antenna commerciale, trovando quel mix ideale tra buone condizioni quadro, savoir-faire (e credito) bancario e discrezione. |
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Globalizzazione | 20.10.2016 |
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Nei pascoli in altura del Colorado è finita l'estate: mucche e vitelli hanno già fatto ritorno nelle stalle di pianura. Ciò che avviene anche in Svizzera. Ma i bovini americani non sono come i nostri: ai loro orecchi viene applicata una capsula che rilascia ormoni della crescita. Così facendo i vitelli avranno bisogno di meno tempo e di meno cibo per raggiungere il peso minimo per essere macellati.I grossi produttori americani hanno però un problema: sospettati di provocare tumori negli esseri umani, gli ormoni della crescita sono vietati in Europa. Nel Vecchio Continente vige infatti il principio di precauzione, per cui un prodotto alimentare può essere venduto solo se si accerta che non è nocivo per le persone. Negli Usa invece vale il contrario: tutto è ammesso finché non si dimostra che un determinato prodotto è dannoso per la salute umana. Ecco, per parlare del Ttip possiamo partire da questo esempio: da un vitello cancerogeno che presto potrebbe essere venduto anche in Europa. |
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Business | 06.10.2016 |
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Mercoledì 19 ottobre si terrà a Lugano una conferenza tematica di Interpol, l’organizzazione internazionale dedita alla cooperazione di polizia e al contrasto del crimine internazionale. L’evento, organizzato in collaborazione con la polizia federale e quella cantonale, avrà come tema la tratta di esseri umani. Si tratta di un convegno per specialisti, il quarto di questo tipo sotto l’egida di Interpol. Di più non sappiamo: «Consideriamo prematuro rilasciare informazioni sull’evento» ci scrive l’addetto stampa della polizia ticinese. Prendiamo atto e approfittiamo della sua presenza sulle rive del Ceresio per approfondire meglio l’operato di Interpol, un’organizzazione che ultimamente si è distinta per alcune collaborazioni quanto meno discutibili.
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Globalizzazione | 22.09.2016 |
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Nel continente africano, l’inquinamento delle città è ormai un grave problema di salute pubblica. La qualità dell’aria è peggiore a Dakar, Lagos o Accra che a Pechino. La principale causa: il diesel e la benzina ad alta concentrazione di zolfo venduti e utilizzati per il trasporto o la produzione di elettricità. A fornire queste miscele tossiche, il cui commercio in Europa sarebbe illegale, sono per la gran parte società petrolifere basate in Svizzera. Il loro modello d’affari e la loro discutibile strategia sono stati svelati in un recente rapporto pubblicato dall’Ong Public Eye (ex Dichiarazione di Berna).
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Malaedilizia | 08.09.2016 |
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“Tratta di esseri umani”: il responsabile dell’Ufficio di controllo paritetico dei cantieri per il Canton Ginevra, François Vittori, non usa mezzi termini per descrivere una situazione che vede come vittime alcuni operai italiani, assunti da una società ticinese e inviati a lavorare in riva al Lemano. “Comportamenti criminali”, “sistema paramafioso”: per il sindacato Unia siamo di fronte ad un nuovo metodo di sfruttamento messo in atto da alcune aziende bucalettere svizzere, create appositamente per abbassare in maniera illegale i costi dei cantieri e aggirare la legge sui lavoratori distaccati. Un fenomeno sempre più in auge e che vede il Ticino una sorta di avamposto sperimentale per sfuggire alle regole. |
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Criminalità | 09.06.2016 |
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A pensare male ci si azzecca. Già, perché quello che emerge dai recenti scandali – come quello che ha travolto la Bsi in Malaysia – è un quadro che i più critici avevano già chiaro in testa: le banche svizzere sono ancora focalizzate su operazioni a rischio riciclaggio. Eppure, da qualche tempo, il discorso dominante è quello di un sistema cambiato, stravolto dagli accordi internazionali e dalla fine del segreto bancario. Un sistema nel quale è ormai impossibile sgarrare. E i soldi dei dittatori? Tranquilli: la Svizzera si è dotata della migliore legge al mondo al riguardo. Poi, scoppia la primavera araba e salta fuori che i vari Ben Ali, Mubarak e Gheddafi avevano i milioni in Svizzera. Le multe pagate negli Stati Uniti? Attenzione: si tratta di una questione prevalentemente politica. E poi erano soldi evasi al fisco. Niente di grave, quindi. E la lista Falciani, che, oltre al denaro degli evasori, ha messo in luce i conti svizzeri di terroristi, trafficanti d’armi e politici corrotti? Relativizziamo: è solo la Hsbc, una banca nota per giocare sporco. E i recenti scandali, Petrobras, 1Mbd, Fifa eccetera? «Non si può più dire che è una banca, qua e là, che si comporta male: i casi sono troppi, ogni volta che emerge un grave fatto di corruzione internazionale vi è un addentellato in Svizzera» esclama Olivier Longchamp, esperto di finanza e corruzione per l’Ong Dichiarazione di Berna. |
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Nuova ferrovia transalpina | 24.05.2016 |
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Il Ticino è sempre schiacciato dal traffico pesante, da quasi un milione di camion che lo attraversano ogni anno. Alptransit era stato concepito proprio per risolvere questo problema. Prima ancora di un treno a servizio dei viaggiatori, la Nuova ferrovia transalpina (Nfta), che verrà inaugurata mercoledì 1° giugno, è stata concepita proprio per il traffico merci. Resta da sapere in che misura questa opportunità verrà sfruttata. |
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Nuova ferrovia transalpina | 24.05.2016 |
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La messa in esercizio della galleria di base del San Gottardo, il 1° dicembre prossimo, avrà un impatto anche per chi sui treni ci lavora. In questo senso il sindacato del personale dei trasporti (Sev) ha individuato alcuni aspetti problematici: il futuro della vecchia linea del Gottardo e i salari dei macchinisti dei treni merci che attraverseranno la Svizzera. Quest’ultima preoccupazione verrà ribadita in due azioni dimostrative congiunte che andranno in scena oggi venerdì 27 maggio a Chiasso e a Basilea. |
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Ticino | 11.05.2016 |
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Che cosa hanno in comune un politico russo, un imprenditore salvadoregno, un magnate kazako e un presunto 'ndranghetista italiano? Tutti quanti hanno investito nell'immobiliare in Ticino. Perché lo hanno fatto? Non lo sappiamo con certezza. Certo è che gli investimenti immobiliari in Svizzera sfuggono ai controlli: il settore non è sottomesso alla Legge federale sul riciclaggio di denaro (Lrd). La Svizzera lava più bianco, accusava 26 anni fa Jean Ziegler in un libro che denunciava il sistema bancario elvetico, complice di un colossale sistema di riciclaggio. Oggi uno dei migliori detersivi per chi vuole sbiancare capitali sono invece terreni e immobili. Anche il Ticino non è immune dal fenomeno. Vediamo qualche caso che, pur senza strascichi penali, pone qualche interrogativo. |
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Energia | 07.04.2016 |
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Sorride Giovanni Leonardi il 3 maggio 2011. Il Ceo di Alpiq si trova a Kladno, in Repubblica ceca, per inaugurare il cantiere di un nuovo blocco della centrale a carbone che il gruppo possiede vicino a Praga. Momenti così, in quegli anni, i gruppi elettrici svizzeri ne vivono a decine: inizi di cantieri, inaugurazioni di centrali, tagli di nastro, sorrisi e stuzzichini con costruttori e amministratori locali. Oggi la festa è finita. Il settore è confrontato con una grossa crisi che affonda le radici anche in questi investimenti decisi un decennio fa. Erano gli anni d’oro del settore elettrico elvetico: tra il 1999 e il 2009 i profitti del settore passarono da qualche centinaio di milioni a diversi miliardi di franchi. |
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L'inchiesta | 02.03.2016 |
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Nell’autunno del 2009 Hanspeter Brunner viene nominato alla guida della sede della Bsi a Singapore. All’epoca la banca ha una strategia dichiarata: espandersi in Asia. Singapore è la place to be. È nella città-stato che vengono convogliati i dollari dei neoricchi asiatici (e non solo). Così, l’istituto ticinese, all’epoca controllato da Generali, decide di puntare su questo banchiere di classe mondiale. Un uomo che aveva sfoderato tutto il suo talento presso un istituto rivale, la Rbs Coutts. Con il cambio di casacca, Brunner si porta dietro parte della sua squadra: una settantina di dipendenti che dalla Rbs Coutts passano di colpo alla Bsi. Un esodo mai visto nella storia bancaria. |
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Industria agrochimica | 17.02.2016 |
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Questa storia ha inizio nel 1980 negli Stati Uniti. A dare il la al processo di fusioni e acquisizioni nel settore dell'agrochimica è una decisione della Corte suprema che stabilisce che un essere vivente, nel caso specifico un batterio, può essere brevettato. A partire da quel momento il settore privato comincia ad investire nella ricerca agricola, prendendo il posto fino ad allora occupato da varie istituzioni pubbliche. L’offerta d’acquisto di Syngenta da parte del gruppo pubblico cinese ChemChina possiamo farla partire da qui. Da un batterio. O meglio: dalla possibilità brevettarlo. |
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Vendita | 04.02.2016 |
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«Se vogliamo salvare i commerci è indispensabile una liberalizzazione mirata degli orari. Deve essere il singolo commerciante, che conosce bene il giro dei suoi affari, a decidere se tenere aperto la sera o nei giorni festivi», così si esprimeva, sulle colonne de il Caffè, Enzo Lucibello, presidente della Disti, l’associazione della grande distribuzione. E il discorso, in questa campagna sul referendum promosso da Unia contro la nuova legge cantonale sugli orari d’apertura dei negozi, in votazione 28 febbraio, è sempre questo: il prolungamento degli orari sarebbe la condizione unica per salvare il commercio in Ticino. Ma di che commercio parla, il signor Lucibello? Sabato 30 gennaio sui quotidiani ticinesi è apparso un appello, sottoscritto da 300 piccoli commercianti, che si dichiarano contrari all’apertura prolungata dei negozi. |
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Fisco e lavoro | 21.01.2016 |
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Sede di importanti aziende della moda, il Ticino ha approfittato delle enormi ricadute fiscali generate da questo settore. In un recente rapporto, l’ong Dichiarazione di Berna (Db) parla di «cannibalismo fiscale», sostenendo che questi benefici siano stati garantiti dalle pratiche di ottimizzazione aggressiva sostenute dal Cantone. Facciamo una panoramica della situazione, in un contesto in cui gli statuti speciali fiscali di cui godono le multinazionali sono destinati a scomparire.
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affari e diplomazia | 16.12.2015 |
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ll Trans Adriatic Pipeline (Tap) è un progetto di gasdotto che intende trasportare miliardi di metri cubi di gas da Shah Deniz, in Azerbaigian, fino in Puglia. È stato lanciato nel 2003 dalla Elektrizitäts-Gesellschaft Laufenburg (Egl), società elvetica oggi assorbita da Axpo, il gruppo pubblico appartenente a diversi cantoni della Svizzera tedesca. Un progetto controverso e pieno d'insidie, per proseguire il quale è stato necessario poter contare su buoni appoggi politici. Sostegni che la Confederazione non ha certo lesinato. Non senza qualche ambiguità.
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Socialità | 07.04.2016 |
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«È etico che lo Stato, dopo che era intervenuto con uno strumento di protezione, tolga radicalmente questa protezione, mettendo una persona in una situazione di crisi?» Bruno Cereghetti pone la questione, spiegando il caso di una persona che, dopo che le è stata riconosciuta un’invalidità al 100%, nell’ambito di un normale controllo di revisione dopo poco più di un anno, si è vista togliere tutta l’indennità. Quando la sua situazione non è cambiata. Di colpo la persona è diventata abile al lavoro (in attività leggera e adeguata). Si è andati così a vedere quanto avrebbe potuto guadagnare e il grado di invalidità è sceso al di sotto al 40%. Ciò che non solo le ha precluso qualsiasi indennità, ma anche la pensione che nel frattempo era stata erogata. In pratica si è trovata dall’oggi all’indomani senza più entrate. Un esempio che mette in evidenza l’impatto di una perizia: una decisione piuttosto che un’altra può cambiare la vita di una persona. Spesso può distruggerla.
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Fisco e lavoro | 21.01.2016 |
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Luxury Good International Sa (Lgi) è la più importante azienda del settore presente in Ticino. Appartiene al gruppo francese Kering, detentore di marchi come Puma o Gucci. Proprio a Gucci è legato lo sviluppo del settore moda in Ticino. Era il 1996 quando la Gucci International NV, una società allora domiciliata ad Amsterdam, apre due succursali a Cadempino. L'anno successivo il gruppo vi installa la Gucci Sa, oggi Lgi Sa. In poco tempo la società diventa il centro di distribuzione mondiale della marca e si sviluppa sempre più, in seguito all'acquisizione da parte del gruppo di nuovi brand, come Bottega Veneta. Oggi, Lgi è considerata come il più grande contribuente del Cantone. |
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