(H)essenze

Una grande mostra su Hermann Hesse sarà l’evento espositivo del 2002 del Museo nazionale svizzero. Realizzata in collaborazione con il Museo Hermann Hesse di Montagnola e l’Archiviio svizzero di letteratura di Berna, questa esposizione speciale si terrà dal 22 marzo al 14 luglio 2002. Titolo e sottotitolo che le sono stati dati ne anticipano già il contenuto («Höllenreise durch mich selbst», letteralmente: Viaggio nel mio inferno intimo) e l’itinerario («Hesse. Siddharta. Steppenwolf. Zh»). Il Museo nazionale svizzero, con sede a Zurigo, è un istituto della Confederazione che comprende altre sette strutture espositive: il Zunfthaus zur Meisen di Zurigo, il Museum Bärengasse di Zurigo, il Musée national Château de Prangins, il Forum der Schweizer Geschichte di Svitto, lo Schloss Wildegg, il Museum für Musikautomaten di Seewen ed il Museo doganale svizzero di Cantine di Gandria. L’anno scorso, il Museo nazionale svizzero ha conseguito uno strepitoso successo con la mostra straordinaria su Leonardo da Vinci, attirando cinque volte più visitatori che con tulle le sue collezioni permanenti. Per il 2002 si è pensato ad una grande esposizione, con ambizionidi colmpletezza, nella ricorrenza del 125.mo anno dalla nascita dello scrittore tedesco più letto del XX secolo. Uguagliare il successo della mostra su Leonardo sarà difficile, ma comunque l’avvenimento s’indirizzerà ad un pubblico interessato alla storia della cultura, che può essere molto più ampio di quello formato dai soli lettori di Hesse. Ed a tale scopo sarà utile il ricco programma d’accompagnamento che affiancherà la mostra. Nell’esposizione si potrà sperimentare quanto il «fenomeno Hesse» sia attuale anche nel 21.mo secolo. Gli strumenti multimediali consentiranno di mettere a fuoco con grande efficacia la conflittualità dell’uomo moderno, rappresentato da Hesse, che vive tutte le contraddizioni del suo tempo. Da «Siddharta» al «Lupo della steppa» Allestimenti artistici riferiti alle opere «Siddharta» e «Il lupo della steppa», permetteranno una comprensione anche spaziale dei messaggi letterari di Hesse. E nuove strade saranno percorse nella trasposizione multimediale dei contenuti letterari: una spettacolare rappresentazione tridimensionale rapirà il visitatore, in un affascinante viaggio nel tempo nei luoghi in cui furono concepiti «Siddharta» e «Il lupo della steppa». Ambedue queste opere, che hanno dato ad Hesse fama mondiale, non hanno finora perso nulla della loro forza espressiva. Apparentemente i due romanzi sono contrapposti; ma in realtà sono i poli di un’unità: rispecchiano quell’«unità dei contrari» il cui concetto Hesse aveva maturato tra il 1917 e il 1919. Ambedue le opere trattano la questione epocale della personalità, la ricerca del «vero io», e finiscono nel riconoscimento delle «grandi antinomie». Hermann Hesse – che adoperava anche lo pseudonimo di Emil Sinclair – nacque nel 1877 a Calw, nel Baden-Württemberg, e morì nel 1962 a Montagnola, in Ticino, e nel 1946 gli venne attribuito il premio Nobel per la letteratura. Accanto alla ricostruzione dell’atmosfera nella quale s’è svolta la biografia di Hesse, la mostra si concentrerà sui soggiorni in Ticino ed a Zurigo: vent’anni durante i quali l’autore lavorò intorno ai suoi due maggiori romanzi. L’esposizione tematizza anche la rete di rapporti, finora poco indagati, che lo scrittore intrattenne con i suoi amici zurighesi. Con esempi di arte contemporanea, l’interesse del visitatore verrà quindi attirato sull’ambiente artistico ed intellettuale che circondò l’autore. Questa mostra straordinaria sarà accompagnata da un ricco programma, dentro e fuori del museo: letture, concerti, conferenze e dibattiti con intellettuali, tra cui la scrittrice svizzera Eveline Hasler e l’editore Siegrried Unseld. In una sala dell’esposizione sarà proiettato l’ultimo film documentario, di produzione zurighese, su Hermann Hesse. Anche le pubblicazioni d’accompagnamento saranno un valido contributo alla ricerca critica sull’opera del grande scrittore. Centrale, tra queste, quella di 200 pagine che tratta del ventennale soggiorno di Hesse a Zurigo. I contributi esclusivi, prodotti in vista di questa esposizione, sono lavori originali di ricerca di numerosi critici letterari tedeschi e svizzeri, tra cui il ticinese Giuseppe Curonici.

Pubblicato il

11.01.2002 06:00
Silvano De Pietro
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