Nell’ambito della sessione parlamentare autunnale del 2015, durante l’ora delle domande, il Consiglio federale ha risposto a un interrogativo di una consigliera nazionale che gli chiedeva, a fronte del fatto che quest’ultimo ha rinunciato a chiedere alle Ffs una strategia immobiliare per la costruzione di alloggi accessibili, preferendo scegliere per la massimizzazione dei profitti dei beni immobili di loro proprietà, come intenda intervenire per favorire la costruzioni di alloggi a prezzi abbordabili, considerando la penuria che conoscono molte regioni della Svizzera.


La risposta del Consiglio federale è stata alquanto evasiva, nel senso, che a parere di quest’ultimo la situazione globale del mercato dell’alloggio a livello svizzero si è evoluta, in ragione in particolare del forte incremento della costruzione di nuovi alloggi. In ogni caso il Consiglio federale è cosciente del fatto che, in alcune regioni, è ancora difficile trovare un alloggio a prezzi abbordabili e confacenti alle possibilità economiche degli inquilini meno favoriti.


Per aumentare l’offerta di alloggi a prezzi accessibili, la Confederazione sostiene le attività di costruzione di organizzazioni di pubblica utilità grazie a prestiti a tassi d’interesse favorevoli e con garanzie. Questa responsabilità non compete solo alla Confederazione, ma anche ai Cantoni e ai Comuni. Nel 2013, il Consiglio federale ha lanciato il “Dialogo in materia di politica dell’alloggio” tra Confederazione, Cantoni e città. Le possibilità di adottare ulteriori misure complementari sono state discusse e coordinate in quest’ambito. L'Ufficio federale delle abitazioni ha inoltre pubblicato l'opuscolo “Alloggi a prezzi moderati”, che presenta le misure tramite le quali le città e i comuni possono migliorare l’offerta di alloggi a prezzi accessibili. Infine, la Confederazione sostiene dei progetti modello di comuni e regioni, che hanno degli approcci innovativi e vogliono creare un’offerta di alloggi sufficiente e adeguata ai bisogni. Il parere del Consiglio federale pertanto è che attualmente delle misure più incisive non sono indicate.


La risposta del Consiglio federale dà senz’altro l’idea di quanto attualmente la politica sia lontana dal percepire le difficoltà legate al reperimento di un alloggio a pigione moderata e dell’imminente necessità di attivarsi per garantire che tutti abbiano il diritto ad un’abitazione confacente.


I dati raccolti nel 2015 danno atto di questa realtà e sia l’attività della nostra associazione cantonale sia di l’attività di quella federale si sono mosse pertanto in tal senso. È necessario tuttavia che tutti gli inquilini si muovano per permettere che i nostri politici comprendano la difficile realtà in cui vive il mercato dell’alloggio Infatti solo l’unione fa la forza!

Pubblicato il 

17.03.16

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