Uno stand di tiro che vale oro

Il concentramento a Rivera degli stand di tiro porterà o no lauti guadagni ai propietari dei terreni dove oggi sorgono i poligoni che saranno chiusi? area ha voluto approfondire questo interrogativo in vista della votazione del primo giugno sul credito cantonale di 3 milioni di franchi per la costruzione di un nuovo poligono al Ceneri. Alla spesa dei dodici milioni per la costruzione del nuovo impianto, anche la Società dei civici carabinieri di Lugano parteciperà con 1 milione e mezzo di franchi. Se il nuovo poligono supererà lo scoglio referendario e sarà costruito, l'attuale stand di tiro di Lugano verrà chiuso e il terreno di proprietà della civici carabinieri, ben oltre 11mila metri quadrati, sarà liberato. Un terreno che si trova proprio nella zona dove sbucherà la galleria Vedeggio-Cassarate, facendo schizzare alle stelle il prezzo del terreno edificabile (nella foto il volto nuovo del quartiere di Cornaredo).

Un bell'affare. La creazione di uno stand di tiro regionale a Rivera rappresenta potenzialmente un bell'affare per la società civici carabinieri di Lugano. Lo spostamento a Rivera dall'attuale stand di tiro a Lugano in zona Resega permetterà all'associazione di disporre di un vasto terreno – oltre 11 mila sul territorio di Porza e altri 2 mila di Canobbio – che aumenterà notevolmente di valore. Meglio detto, il prezzo del metro quadro aumenterà perché l'odierno stand di tiro si trova infatti proprio nei pressi di dove sorgerà la futura porta d'entrata di Lugano, l'uscita della galleria stradale Vedeggio-Cassarate. Gli esperti immobiliari sono pronti a scommettere che il valore del terreno della civici carabinieri lieviterà enormemente visto l'interessante ubicazione. Va detto che non tutti i 13 mila metri quadrati saranno destinati ad attività terziarie-amministrative e in misura minore a residenza, ma anche ad aree di svago e ricreazione poiché verrano integrate nel pratone di Trevano previsto dal nuovo piano Cornaredo. In ogni caso il terreno che verrà espropriato per uso di "svago e ricreazione" sarà compensato alla società dei carabinieri di Lugano.
Da nostre verifiche, il terreno edificabile che rimarrà alla civici carabinieri di Lugano sarà di 7'200 metri quadrati. Gli esperti da noi interpellati non si azzardano a fare stime del prezzo «è il mercato che lo decide», ma assicurano che considerata la posizione, la destinazione prevista e la possibilità di costruire edifici a sei piani, raggiungerà prezzi elevatissimi. Le osservazioni sui possibili lauti guadagni della Società civici carabinieri di Lugano sono già state sollevate al tempo dell'esame della commissione della gestione e finanze 17 aprile 2007. Esse erano contenute nel rapporto di minoranza della commissione relativa al messaggio per il credito di 3 milioni franchi per il nuovo poligono di tiro. Nel suo messaggio, il Consiglio di Stato risponde così all'ipotesi di lauti guadagni: "L'aumento dei valori dei sedimi, in caso di una sostanziale modifica pianificatoria, è legato essenzialmente alla realizzazione di un'importante opera viaria di valenza regionale e non alla soppressione dello stand di tiro, considerato anche che si prevede di inserire quasi totalmente in gran parte in una zona verde i fondi sui quali ora sorge l'impianto". Secondo il governo dunque, il fatto che quel terreno aumenti di valore non è tanto dovuto alla chiusura dell'impianto, ma piuttosto all'arrivo della galleria in zona. Cosa senz'altro vera.
Resta il fatto che quel terreno non sarà più utilizzato dalla società per le sue attività di tiro perché potranno spostarsi nella nuova sede prevista al Ceneri. E lo potrà vendere ad un prezzo maggiorato, ricavandone un buon guadagno. Infatti, come rileva lo stesso governo "In futuro sarà possibile, dopo una ricomposizione parcellare, la vendita di parte del terreno a suo tempo acquistato dalla Società di tiro con i suoi capitali. In tal senso si comprende come su richiesta della Città di Lugano, pur non avendo alcun obbligo di legge, tale Società abbia dato la sua disponibilità a finanziare parzialmente il nuovo impianto di tiro regionale con un contributo di un milione e mezzo".
Insomma, la stessa città di Lugano si è resa conto che da quel terreno la Società dei civici carabinieri può guadagnarci molti soldi, invitandoli a versare un milione e mezzo quale sussidio per la costruzione del nuovo poligono del Ceneri a titolo di compartecipazione alle spese. E se la società dei civici carabinieri ha accettato di versare un milione e mezzo di franchi, probabilmente non è corretto affermare che non saranno realizzati notevoli benefici immobiliari "perché, con la chiusura dei rispettivi stand, i valori immobiliari non subiranno alcuna modifica" come afferma invece il Consiglio di Stato.

Il nostro è interesse pubblico

Per sciogliere i dubbi sui presunti guadagni del terreno, abbiamo rivolto alcune domande all'avvocato Davide Enderlin, presidente della Società civici carabinieri di Lugano. Avvocato, che ne sarà di quel terreno?
Preciso che a parere nostro la parcella edificabile è inferiore ai 7mila metri quadrati. Comunque vedremo in seguito cosa fare di quel terreno. O lo compera il comune o vedremo. Il tiro a corta distanza ad esempio, noi  lo vorremmo tenere lì, perché non causa rumore.
È però innegabile che il valore del terreno aumentera, vero?
Lo spero.
La Società civici carabinieri cosa farà di quei potenziali guadagni?
Personalmente dei soldi non mi interessa nulla. Quello che vogliamo è poter sparare.
È altrettanto innegabile che quel terreno è molto interessante, economicamente parlando…
Certo. Ma lo è per un operatore immobiliare e non per un presidente di una società di tiro. Sono anche convinto che su quel terreno non si costruirà così rapidamente, ma ci vorranno degli anni prima di trovare chi deciderà di investire. Bisogna anche guardare l'altra faccia della medaglia. Se cade il progetto, non versiamo un milione e mezzo. E il terreno resta comunque a noi. In quel caso faremo il buon affare. La verità è che lo facciamo per l'interesse pubblico.

Pubblicato il

16.05.2008 03:00
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