Pristina, 2 giugno 2003 Dal 1999 radio Blue Sky cerca di cambiare lo scenario radiofonico dell’intero Kosovo con nuove idee e programmi. La radio trasmette il suo segnale direttamente da Pristina. Un team motivato, giovane e soprattutto multietnico dirige un programma 24 ore su 24. Afërdita Rushiti e Albert Ademi in albanese, Anamari Repic e Zulfija Jakupi in serbo, conducono il notiziario all’ora di pranzo. «Radio Blue Sky è diversa dalle altre radio, le notizie sono più brevi e interessanti», spiega Safet Kabashi, il redattore giornalistico in tre lingue: albanese, serbo e turco. «Cerchiamo di rispondere a questioni precise in modo breve e comprensibile. I nostri ospiti sono sempre interessanti, perché hanno una conoscenza diretta dei temi d’attualità che affrontiamo in trasmissione», dice la dinamica giornalista Rushiti. Anche Albert Ademi è entusiasta e ci accompagna nei corridoi della radio: «Mi occupo solo di notizie e non faccio altri programmi. Voglio arrivare per primo, voglio essere il primo a trasmettere la notizia, è un successo per noi e per tutti». In albanese, serbo o turco le notizie trasmesse sono brevi, chiare e portano l’ascoltatore direttamente al punto. Questa è la differenza principale tra Radio Blue Sky e le altre radio in Kosovo. La radio all’inizio è stata aiutata direttamente dalla Svizzera, soprattutto dalla Drs, ora muove i primi passi da sola. I tecnici della radio sono bravissimi e hanno a disposizione un’ottima apparecchiatura tecnica. «Ci occupiamo del programma e cerchiamo la musica adatta. È un lavoro molto interessante ma a volte difficile da gestire, soprattutto con il giornalista radiofonico», dice Arben Bekaj, un tecnico kosovo-albanese. Intanto parla in serbo alla giornalista bosniaca e lei gli risponde in albanese. Ogni pomeriggio viene trasmesso il programma in serbo con le rispettive ultime news. Dopo l’aggiornamento in albanese sulle ultime notizie internazionali, in prima serata va in onda il programma in turco. Tutto il giorno si possono ascoltare gli ultimi successi delle popstar albanesi e internazionali. Tra questi programmi spicca Fresh con Haki Kika und Qendresa Krelani. Un successo giovane e fresco. «Radio Blue Sky è una radio giovane e multietnica che lavora in Kosovo per il futuro del Kosovo. Sono fiero di quanto abbiamo raggiunto dal dopo guerra. Dovevate vedere come era ridotta la radio dopo la guerra», afferma Idir, un tecnico del suono e amministratore. Lo scopo principale della radio è quello di raggiungere tutti i giovani sotto i trent’anni a prescindere dalla loro etnia. Questo è il messaggio del nuovo direttore della radio Syleyman Shaqiri. Non è solo la musica ad essere interessante: i moderatori parlano la lingua dei giovani kosovari. «Quello che attrae particolarmente i nostri ascoltatori, è che alla nostra radio non ci sono temi tabù, la creazione dei programmi è molto libera, non ci sono notizie nascoste», spiega il direttore. In effetti Blue Sky è la sola radio in Kosovo che trasmette in tre diverse lingue ed è riuscita a far accettare la musica e la lingua dell’Altro. «Siamo riusciti a non creare ulteriori gap tra le diverse questioni economiche, politiche e culturali. Possiamo permetterci di trattare temi caldi come droga e prostituzione. Il giovane Kosovaro è un giovane come tutti gli altri. La radio rimane l’unica emittente in Kosovo a trasmettere quello che si sente veramente e quello che i giovani vogliono sentire». Il direttore ci lascia con un discorso importante: «La mia generazione non ha avuto la possibilità di creare basi stabili di uno sviluppo a lungo termine per i nostri giovani. Continuo ad essere ottimista ma credo però che la prossima generazione non potrà avere ciò che le è stato permesso. Il Kosovo non è più al centro dell’attenzione internazionale e soprattutto dell’aiuto allo sviluppo, il peggio è passato. Attualmente non ci sono dei progetti seri, in grado di aiutare concretamente la nuova generazione. Sto notando parecchi, troppi sviluppi negativi nella nostra società: droga, alcolismo, prostituzione ecc. La generazione attuale ha fatto un grande passo in avanti, ha ottenuto la libertà ed è stata liberata dall’occupazione, adesso sta anche a lei costruire assieme un futuro migliore».

Pubblicato il 

13.06.03

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